Mater Ecclesiae: «“Ecco tuo figlio… Ecco tua madre”. E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé» (Gv 19,27). Questo è il tema scelto dal Santo Padre per la XXVI Giornata Mondiale del Malato. È la scena – oscura e tragica – della crocifissione di Gesù. Lostrazio fisico e l’umiliazione morale e spirituale del suppliziato si snodano fra il dolore di pochi, l’aberrazione di chi tenta la sorte per spartirsi i poveri panni del Signore e i distinguo sofistici di chi vorrebbe cambiare il titolo della condanna scritto da Pilato. Una scena da brividi, la quale non deve apparire sfumata dal tempo, se solo prestiamo pietosa attenzione alle migliaia di calvari anonimi a cui ci stanno abituando questi tempi di violenza diffusa e generalizzataLa specifica comprensione in chiave ecclesiale è sottolineata con forza dal Santo Padre che affidando alla nostra riflessione il reciproco dono della madre al discepolo-figlio, premette l’espressione Mater Ecclesiae, che è come la cifra riassuntiva per comprendere il mistero nascosto in quel Ecco tuo figlio… Ecco tua madre.La Giornata del Malato ha quindi lo scopo di rinnovare la santa inquietudine di Cristo che porta a termine la missione del Padre, invitando i discepoli a guardare, riconoscersi, amare, farsi carico l’uno dell’altro.
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