di REDAZIONE
Hanno fatto tappa a Verona mercoledì 10 maggio, i partecipanti al pellegrinaggio in bicicletta da Monaco di Baviera a Roma per sensibilizzare verso un cambio di marcia nel rapporto con le vittime di abusi nella Chiesa.
Il gruppo, formato da una quindicina di persone, è partito sabato 6 maggio da Monaco per un pellegrinaggio sulle due ruote, con il motto “Siamo in cammino! Chiesa, ti unisci a noi?”, che in 11 giorni porterà i partecipanti a Roma. Mercoledì 17 maggio, nell’udienza in Vaticano, consegneranno un messaggio a papa Francesco.
I pellegrini-ciclisti sono stati accolti dal vescovo mons. Domenico Pompili e dai rappresentanti della Commissione diocesana per la tutela delle persone vulnerabili. «Queste persone sono per noi un motivo di riflessione, ma anche una ragione di impegno, perché queste cose abominevoli non si ripetano e soprattutto perché vi sia una sorta di prevenzione, che metta tutti gli ambienti ecclesiali al riparo da questa piaga», ha detto il Vescovo.
I partecipanti hanno illustrato al Vescovo le finalità del pellegrinaggio organizzato dal Consiglio consultivo delle vittime di abuso dell’arcidiocesi di Monaco-Frisinga. «Vogliamo affrontare il problema dell’abuso sessuale in ambito ecclesiale – hanno sottolineato i partecipanti – trasmettendo una nuova consapevolezza nel contrastare questa piaga e avviando un percorso di cambiamento nel modo di relazionarsi con le persone colpite. Vogliamo prendere in parola Papa Francesco su come la Chiesa dovrebbe affrontare gli abusi». All'incontro è seguito un momento di preghiera in Cattedrale, davanti alla Madonna del Popolo.