Lo Spirito è vivo nel cuore e nella storia degli uomini

Marco 10,17-30Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.

May 31, 2022

| DI Don Maurizio Viviani

Lo Spirito è vivo nel cuore e nella storia degli uomini
Tutto nella liturgia odierna invita alla riscoperta dell’opera dello Spirito Santo nella Chiesa e nel mondo. Invita inoltre all’approfondimento di alcuni temi della nostra fede: la novità cristiana, la pienezza della verità, la santità, la grazia, il perdono, la sapienza, la fortezza, la molteplicità dei carismi e la vita vera. Lo Spirito Santo è una realtà con la quale la Chiesa e i cristiani si misurano quotidianamente. Lo Spirito conduce la Chiesa all’unità e alla comunione fraterna. Lo Spirito insegna a entrare nella profondità del mistero di Cristo e del suo amore e ad aprirsi ad una mentalità universale.La Pentecoste apre il tempo della Chiesa, che è il tempo dello Spirito. I testi della  liturgia della Parola mostrano lo Spirito Santo come pioggia di fuoco e come vento impetuoso che abilita i discepoli all’annuncio (prima lettura); come compagno inseparabile della comunità dei credenti, loro protettore e loro guida alla scoperta delle parole di Gesù (Vangelo); come suggeritore dell’invocazione a Dio che è “Abbà! Padre!” e come principio interiore di libertà per il bene di tutti (seconda lettura). Attirano l’attenzione sul dono dello Spirito alla Chiesa, come attuazione di una promessa del Padre, mediata dal Cristo risorto e salito in cielo. Questo Spirito è quello che durante il tempo di Gesù risiedeva stabilmente in forma piena su di lui e che ora viene effuso sui credenti per abilitarli a continuare, nel tempo della Chiesa, la missione di Gesù attraverso l’annuncio sia in parole sia in segni. Da questo dono dello Spirito la Chiesa e i credenti sono resi capaci di annunciare la parola di salvezza in tutte le lingue degli uomini e nei diversi contesti di vita.L’effetto straordinario dello Spirito è quello di donare alla Chiesa la capacità di annunciare la Parola nelle differenti lingue: gli spettatori della Pentecoste infatti si meravigliano di sentire annunciare nelle loro lingue le grandi opere di Dio. Lo Spirito in tutti i tempi abilita e al contempo responsabilizza la Chiesa a comunicare la fede nelle diverse lingue, simbolo della diversità delle situazioni di vita e delle condizioni culturali in cui gli uomini si trovano. In fedeltà a questo dono dello Spirito, la Chiesa deve intraprendere continuamente lo sforzo di dire la fede in modo tale che risulti comprensibile ad ogni persona e dentro ogni cultura. Questo compito diventa rilevante oggi in modo particolare, come tentativo di comunicare la fede dentro la nostra società segnata da una pluralità di culture, di modi di vedere e di sentire la vita. Lo Spirito dona e chiede oggi ai credenti la fatica della creatività perché il Vangelo torni a risuonare davvero significativo e rilevante per tutti. Questa fatica creativa domanda innanzitutto che si conoscano i linguaggi umani, vale a dire le situazioni di vita, i modi di sentire, le forme espressive, i modi di comunicare del nostro tempo. Comunità cristiane che non si lasciano provocare e interrogare dai mutamenti sociali e culturali non saranno in grado di comunicare efficacemente il loro patrimonio di fede e di esperienze. L’ascoltare e il lasciarsi interrogare invece dalle nuove situazioni aiuta ad approfondire la Parola e il vissuto di fede perché essi possano essere attualizzati e riespressi in forme, linguaggi, stili di vita significativi per le persone del nostro tempo.

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