Ex ospedale come centro di sollievo

Il Chiarenzi di Zevio riconvertito per i casi iniziali di questa malattia con "l'orientamento alla realtà"

October 8, 2016

| DI Adriana Vallisari

Ex ospedale come centro di sollievo
Le attività di sollievo per i malati di Alzheimer e per le persone affette da demenza fanno rivivere il Chiarenzi di Zevio. L’ospedale, minacciato più volte di chiusura in questi anni a causa dei tagli alla sanità, è passato di recente in mano al Comune zeviano, che ne userà a titolo gratuito circa due terzi della superficie per i prossimi trent’anni. In capo all’Ulss 21 rimarranno il punto sanità, il centro trasfusionale e la medicina di gruppo integrata.L’amministrazione comunale si è attivata da tempo per popolare nuovamente le stanze del polo sanitario e farlo rifiorire. Lo scorso anno, a novembre, è partito il progetto di un nuovo centro sollievo: uno spazio dedicato ai malati di Alzheimer, con attività mirate alla stimolazione delle loro capacità motorie e cognitive. L’oasi zeviana è andata ad aggiungersi ai tre centri presenti nell’Ulss 21 (Concamarise, Legnago e Nogara), gestiti insieme all’associazione Alzheimer Italia. «A novembre, sempre in collaborazione con l’Ulss 21, riprenderà l’attività di Rot, ossia terapia di orientamento alla realtà, servizio rivolto a persone che hanno ricevuto una diagnosi di demenza – fa sapere il consigliere delegato alle politiche sociali Mirco Ghirlanda –. Questo servizio si affianca e implementa l’attività del nostro centro sollievo: è indicato nelle fasi di malattia lieve e moderata, laddove non sussistono gravi problemi comportamentali e assistenziali ed è ancora possibile rallentare la perdita della capacità cognitivo-funzionali».Con questa attività, portata avanti da personale qualificato dell’Ulss, si aiuta la persona a essere partecipe alle relazioni sociali e all’ambiente circostante, con ripetute stimolazioni verbali, visive, scritte e musicali. Sono molto utili, ad esempio, le lavagnette su cui è riportato il giorno della settimana, i cartelli di orientamento che aiutano a individuare le varie stanze della casa oppure le fotografie che stimolano a ricordare la propria storia personale.«Tale servizio sanitario, che in passato si svolgeva al Chiarenzi, era stato sospeso e non più riattivato – informa Ghirlanda –. La ripresa è uno degli effetti conseguenti agli accordi per la cessione della struttura e un passo avanti per il recupero della funzione del Chiarenzi quale centro servizi socio-assistenziali non solo di Zevio ma anche dei Comuni limitrofi».L’attività di Rot si svolgerà dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 10.30, a partire dal 21 novembre; riprenderà per un mese il 20 marzo 2017. Per informazioni è possibile chiamare i numeri 045.6068047 e 045.6999572 e chiedere dell’educatrice professionale Maria Ferrari.

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