Il 27 gennaio si celebra la Giornata della memoria, a ricordo di tutte le vittime dell'Olocausto.
Un dramma su cui meditare, rappresentato a Verona da un carro collocato in questi giorni in piazza Bra. È uno dei vagoni utilizzati tra il 1943 e il 1945 per le deportazioni; sarà visitabile ogni giorno dalle 9 alle 17, fino al 30 gennaio. È posto sul liston, in bella vista, proprio per "toccare" tutti coloro che transitano dalla piazza.
Entrando nel vagone si potranno approfondire la storia dei veronesi morti nei campi di concentramento e sterminio, i simboli utilizzati per contraddistinguere i deportati e una raffigurazione di che cosa sarebbe l’Europa se Hitler avesse vinto la guerra. Davanti al monumento di Vittorio Emanuele, invece, è stata allestita la mostra “Infanzia rubata”, promossa dall’associazione Figli della Shoah.
«L'indifferenza è più colpevole della violenza stessa. È l'apatia morale di chi si volta dall'altra parte: succede anche oggi verso il razzismo e altri orrori del mondo. La memoria vale proprio come vaccino contro l'indifferenza».A pronunciare queste parole è stata la senatrice Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz. Un promemoria per il tempo presente, denso di intolleranza?