Il caldo fa fiorire truffe e truffatori: anziani nel mirino

Spesso soli, sono le vittime preferite di malintenzionati fantasiosi

August 6, 2025

| DI Marta Bicego

Il caldo fa fiorire truffe e truffatori: anziani nel mirino

© Victorass88@123RF.com

Il “gancio” può essere un messaggio o una chiamata sul telefonino. Un sedicente amico di un parente stretto, ad esempio del figlio, o un finto carabiniere, che cerca di convincere la vittima che il familiare è stato coinvolto in un grave incidente. La richiesta è incalzante: servono subito denaro in contante o gioielli per consentirne le cure o evitare l’arresto; beni in cauzione che, ovviamente, un complice (truffatore) passerà poco dopo a ritirare. Il consiglio della Questura? Interrompere il prima possibile la telefonata, inventandosi una scusa qualsiasi e chiamare il 113 o il 112. 
Truffe come questa, perché proprio di truffe si tratta, capitano ogni giorno e più spesso di quanto si possa immaginare. Ad essere presi di mira sono soprattutto gli over 65, specie d’estate quando magari gli anziani restano soli. E i dati, che prendono in considerazione l’intera provincia scaligera e gli interventi effettuati da tutte le forze dell’ordine, parlano chiaro: nei primi sei mesi del 2025 la Questura scaligera ha registrato 359 episodi di raggiro, in lieve calo rispetto allo stesso periodo del 2024 (quando i casi furono 400 nel primo semestre). Il fenomeno è diffuso a livello nazionale, con malintenzionati che stanno affinando la tecnica, utilizzando anche – ma nel Veronese non risultano casi accertati – l’intelligenza artificiale, ad esempio per alterare la voce.
Meglio stare all’erta quindi, perché i truffatori hanno molta fantasia. C’è il finto tecnico che si fa aprire la porta con la scusa di una fuga di gas e suggerisce di mettere al sicuro gli “ori” (quanto zelo!). Inganno da manuale, sebbene oggi meno messo in atto rispetto al passato. 
Altra modalità, però meno nota, riguarda i finti acquirenti di immobili: si presentano senza preavviso presso l’abitazione della vittima prescelta, fingendosi cittadini stranieri intenzionati ad acquistare l’abitazione a un prezzo molto cospicuo; per procedere, chiedono prima di visitare la dimora, mettendo così in atto il loro piano di svaligiarla. 
In un recente caso, sono stati raggirati sia la madre anziana che il figlio: lui è stato convocato in caserma per notificare degli atti giudiziari, ma ovviamente era una scusa falsa per allontanarlo; lei è stata convinta con una lunga telefonata che il familiare fosse stato arrestato, ed è stata invitata a preparare gioielli e contanti da consegnare a un (finto) avvocato che nel frattempo si era presentato a bussare alla porta...
Per mettere in guardia i cittadini, la Polizia di Stato ha lanciato una campagna nazionale, con il volto della giornalista e conduttrice Myrta Merlino, che ricorda alcune importanti regole: chiamare il 113 o il 112 per verificare l’identità di chi chiede di entrare in casa. Nessun carabiniere, poliziotto o avvocato così come nessun tecnico della luce o del gas può pretendere denaro o gioielli a titolo di cauzione; in Italia, tra l’altro, l’ordinamento giuridico non contempla neppure la possibilità di pagare cauzioni per far uscire qualcuno di galera. Meglio tenere somme modeste di denaro in casa. Installare, se possibile, telecamere esterne visibili: sono un deterrente efficace anche contro i furti. Nel caso delle finte telefonate, dove i truffatori puntano sul creare agitazione o fretta nel malcapitato, incalzandolo continuamente di domande e richieste, il suggerimento delle forze dell’ordine è quello di chiudere in fretta la conversazione, fingendo che sia caduta la linea.

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