La scrittrice Alessia Gazzola non sbaglia un colpo, tanto che i suoi romanzi spesso diventano le trame di nuove fiction assai seguite. Costanza, infatti, sta bissando il successo de L’Allieva, storia di una specializzanda in medicina legale in onda per tre stagioni. Questo nuovo racconto televisivo, in onda la domenica in prima serata su Rai 1, è ambientato a Verona, della quale si intravedono bellissimi scorci sia dall’alto delle Torricelle, sia della zona vicina al Duomo, di piazza Erbe e della teleferica che porta a Castel San Pietro. La protagonista è una paleopatologa, studiosa di resti umani antichi, che dalla Sicilia è venuta in Veneto per motivi professionali e si trova costretta dalle circostanze a svelare a sua figlia la verità su chi sia il padre di cui finora aveva sempre tenuta nascosta l’identità. La scoperta della paternità nel suo ex compagno, ignaro del fatto, provocherà non pochi turbamenti in lui e anche nella sua attuale fidanzata. Queste vicende amorose si intrecciano con la ricerca scientifica che la protagonista sta svolgendo per indagare sul padre di una giovane donna del Medioevo. Così i due piani narrativi si intrecciano e parallelamente anche le immagini. Infatti, al telespettatore vengono proposte in alternanza scene di vita contemporanea a immagini che riproducono sullo sfondo quanto accadde molti secoli fa. A interpretare i personaggi principali della fiction sono stati chiamati due volti ben noti al pubblico: Miriam Dalmazio (nella foto), già vista in alcune serie di Che Dio ci aiuti e in Studio Battaglia, e Marcello Rossetti, reduce dai successi di Doc e A un passo dal cielo. A loro si affianca Giulia Arena, artista del cast del Paradiso delle Signore. Il filone narrativo corre su binari a tratti prevedibili, e si presume che nell’appuntamento finale tutte le difficoltà sentimentali e lavorative sorte nelle puntate precedenti troveranno come in una favola l’esito che tutti si aspettano. Il livello di recitazione ottenuto non è certo da Oscar, ma ben conforme a quello richiesto da questo genere di trasmissioni, che riescono sempre a catalizzare il vivace interesse di una buona fetta di pubblico. Le prime tre serate hanno raccolto, infatti, tra il 21,1 e il 23,2% di share, superando anche la puntata finale del Grande Fratello. Complimenti, dunque, all’autrice di queste belle storie dove le emozioni narrate sono genuine, semplici, e agli attori che le sanno proporre in modo credibile per una visione familiare assai godibile.Giuseppe Begnigni