Sul piccolo schermo le forze dell’ordine continuano a pieno ritmo, senza turni estivi di riposo, il loro servizio di protezione di chiunque abbia bisogno del loro aiuto. Il lunedì sera, su Italia 1, scendono in strada i poliziotti di Chicago P.D., sempre operativi nell’assicurare alla giustizia i criminali. Questa squadra di uomini e donne formata sia dal personale operativo che da quello d’intelligence, fin dal 2014 lavora instancabilmente per sconfiggere i malviventi della metropoli statunitense.
La serie giunta ormai alla dodicesima stagione, già andata in onda sulla tv a pagamento, anche in queste 22 nuove puntate racconta con tante scene adrenaliniche le avventure professionali di questi servitori dello Stato, senza escludere pericolose operazioni a rischio della vita. L’inseguirsi frenetico di azioni miste a qualche ripresa nella centrale operativa sempre perennemente in penombra ancora di più induce a creare una certa suspense per capire in quale modo il bene riuscirà a vincere sul male. Infatti le ricetrasmittenti di questi poliziotti non cessano mai di annunciare nuove potenziali situazioni critiche tra i cittadini. Ma come d’abitudine per un tale genere di prodotto televisivo le storie degli interventi degli agenti non possono esaurire tutte le aspettative del pubblico. I telespettatori, infatti, desiderano che vi sia anche qualche vicenda che, se non proprio sentimentale, almeno incida emotivamente sulla vita privata di queste persone in divisa. In questa professione anche il cuore più duro può intenerirsi di fronte ai drammi di tante persone che invocano magari in modo angosciato giustizia.
Questa nuova serie, tuttavia, non brilla né per l’originalità né per la bravura degli attori che la interpretano e si inserisce senza alcun sussulto nel filone già ampiamente presente sul piccolo schermo. Quanto scorre davanti alle telecamere è ormai un copione che all’apparenza è sempre diverso, ma che in realtà è l’ennesima versione di una storia che si ripete sempre identica a sé stessa e perciò ben si adatta al palinsesto estivo sempre avaro di novità. Il responso dell’Auditel con un 6,7% di share nelle prime puntate dimostra che vi è un apprezzabile zoccolo duro di appassionati del genere poliziesco che non tradiscono mai la fiducia dei loro beniamini in divisa. L’affetto per le vicende a lieto fine dei poliziotti mediatici si può, dunque, considerare un doveroso omaggio ai loro colleghi che nella vita reale non cessano mai il loro indispensabile servizio in ogni angolo del Paese.