Riscopriamo un angolo suggestivo e nascosto del monte Baldo, con un’escursione semplice che ci porterà a camminare insieme al nostro cane tra boschi e pascoli, e ci permetterà di ammirare dall’alto il lago. Si tratta di un percorso adatto a tutti, con un dislivello di circa 280 metri e una lunghezza totale di circa sei chilometri.
Il nostro punto di partenza è Prada, a cavallo tra i due comuni di Brenzone e San Zeno di Montagna, che raggiungeremo passando attraverso Caprino e Lumini oppure, per chi preferisce strade più larghe, scegliendo la strada che passa per San Zeno. Dopo aver lasciato l’auto nei pressi della cestovia che collega Prada con Costabella, rinnovata e in funzione dall’estate del 2022, torniamo indietro a piedi fino a via Val di Sacco. In questo punto vedremo i cartelli bianchi e rossi, e seguiamo le indicazioni per Malga Pralongo.
Iniziamo a salire e, dopo alcune centinaia di metri, ci ritroviamo lungo una bella strada immersa nel bosco di faggi. Arrivati a un bivio, osservando le indicazioni sulle rocce davanti a noi, giriamo a destra continuando a camminare in pendenza.
Il bosco lascia spazio poi al prato e al pascolo, il tipico paesaggio delle zone più alte del Baldo. La parola stessa Baldo deriva da wald, foresta, a ricordare la fitta vegetazione di montagna che fu poi in parte eliminata da pastori e allevatori creando pascoli per il bestiame.
Camminiamo quindi nel verde e nel silenzio: questo sentiero è sempre poco frequentato e adatto per gli escursionisti in cerca di tranquillità. Dopo aver superato una pozza e aver camminato nel prato per alcune centinaia di metri, vedremo le indicazioni per Malga Pralongo.
Siamo nei pressi delle Due Pozze, un punto di partenza classico per gli escursionisti diretti sulle creste del Baldo. Una volta arrivati al rifugio, si apre davanti a noi una vista impagabile sul lago di Garda. La malga, di proprietà del Comune di Brenzone anche se situata nel territorio di San Zeno, comprende due settori di pascolo, Pralungo Basso e Pralungo Alto, divisi da una fascia di faggeta. La sua struttura è quella tipica del “bàito”, con il “logo del latte”, il “logo del fogo” e la “casàra”, la stanza dedicata alla stagionatura del formaggio. Un cartello davanti alla malga ci indica le vette e le località che si possono scorgere da qui.
Dopo una sosta, che nei giorni di chiusura della malga si potrà fare sulle belle sedie in legno posizionate all’esterno, riprendiamo la via del ritorno. Giunti al bivio nel bosco, però, scegliamo di tenere la destra, evitando così una discesa troppo ripida, e seguiamo le tracce di una strada ben visibile, anche se priva di cartelli, che ci riporta in quota, e ci consentirà di tornare in paese osservando, durante alcuni tratti, il percorso della funivia.
Senza allontanarci mai dal sentiero, faremo un saliscendi tra prati e boschi, arrivando anche nei pressi di una piccola malga per l’alpeggio e di alcune pozze per gli animali al pascolo, e passando anche vicino alla rete di contenimento costruita in anni recenti dopo una frana della montagna. Per una sosta, un pranzo o uno spuntino potremo scegliere di fermarci a Prada prima di rientrare a casa. Si consiglia un abbigliamento adatto alle passeggiate in alta quota, con scarpe da trekking. E una scorta d’acqua per il nostro cane, visto che lungo il tragitto non troveremo fontane.