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Troppa Atalanta per questo Hellas: 0-2

di ALBERTO MARGONI

Netta vittoria dell'Atalanta al Bentegodi per 2-0 al termine di una partita mai in discussione. Vantaggio al 32' con Malinovskiy su rigore e raddoppio al 42' con Zapata. Al 37' palo di Zapata e al 91' incrocio dei pali di Ilicic. Hellas pericoloso una sola volta con Lazovic

Troppa Atalanta per questo Hellas: 0-2

Netta vittoria, forse più di quanto dica il punteggio di 2-0 dell’Atalanta al Bentegodi, giunta al termine di un match dominato sul piano agonistico dai giocatori bergamaschi, capaci di raddoppiare e triplicare la marcatura quando un attaccante gialloblù si presentava nei pressi dell’area di rigore. Una superiorità anche sul piano tecnico, visto che l’Hellas si è reso pericoloso solo in un’occasione, alla metà del secondo tempo, con Lazovic. Nella circostanza molto bravo l’ex Gollini a restare in piedi e a respingere il pallonetto. Insomma, aveva ragione Juric, oggi squalificato (in panchina Paro) quando alla vigilia ha messo in guardia da un’Atalanta che, dopo l’eliminazione dalla Champions ad opera del Real Madrid, sarebbe venuta al Bentegodi per fare bottino pieno. E così è stato.

Nella formazione iniziale dei gialloblù Dimarco al posto di Lazovic e Lovato centrale di difesa a seguire Zapata come un’ombra.

L’Atalanta si schierava a sorpresa con la difesa a 4, con 3 centrocampisti, 2 trequartisti e Zapata di punta.

Al 3’ colpo di testa di Toloi su punizione dalla trequarti, blocca Silvestri in presa alta. Al 12’ l’unico intervento di Gollini in tutto il primo tempo: uscita dall’area con ottima scelta di tempo e di petto anticipa Lasagna sulla trequarti. I primi 10 minuti sono stati un monologo atalantino, con l’Hellas che non riusciva ad uscire dalla propria metà campo. Al 14’ Zapata entra in area e all’ultimo lo anticipa Tameze che subisce anche fallo. Il Verona esce dal guscio al 21’ con un cross di Zaccagni da destra, devia Romero e favorisce l’intervento di Gollini che blocca in presa. Ma è un fuoco di paglia. Al 24’ colpo di testa di Romero a centro area su punizione di Malinovskiy dalla tre quarti sulla destra e Silvestri blocca sulla linea accartocciandosi sulla sfera. Al 27’ giallo per Ceccherini. Un minuto dopo destro di Faraoni dal limite su assist di Barak, tiro murato da Palomino. Sul rovesciamento di fronte Dawidowicz commette fallo su Malinovskiy al limite dell’area e viene ammonito. La punizione del trequartista ucraino viene deviata dalla barriera in angolo. Al 31’ destro secco di Zapata, deviato in corner da Silvestri. È il preludio del gol: su tiro dalla bandierina, tocco di mano di Dimarco e calcio di rigore che Malinovskiy trasforma spiazzando Silvestri. L’Hellas non reagisce e al 37’ la Dea colpisce il palo: su passaggio di Pessina, Zapata si incunea in area tra due difensori. Il suo tiro è leggermente deviato sul palo e termina in angolo. Al 42’ arriva il raddoppio sempre su inserimento di Zapata che entra in area sulla destra, supera in velocità Lovato e sull’uscita non ottimale di Silvestri, che si ferma a metà dell’opera, insacca, approfittando del mezzo pasticcio tra centrale e portiere. Dopo un minuto di recupero Pairetto fischia la fine del primo tempo.

A inizio ripresa l’Hellas prova a correre ai ripari: dentro Lazovic, Sturaro e Udogie al posto di Dimarco, Veloso e Ceccherini. Al 50’ Lasagna (partita di grande sacrificio e sofferenza quella dell’unica punta gialloblù tra due colossi come Romero e Palomino) lanciato in velocità cade sul contrasto iniziato fuori area, Pairetto fa proseguire. Non era rigore, ma certamente era fallo. Al 58’ cross di Faraoni per l’inserimento in area di Lasagna, l’attaccante non aggancia la sfera e forse in questa occasione si fa pure male, tanto da dover essere sostituito tre minuti dopo da Favilli. Nel frattempo è stato ammonito Toloi. Al 63’ Gasperinni fa entrare Maehle per Toloi e Pasalic per Mirianchuk. Dopo il giallo a Romero, al 66’ colpo di testa di Malinovskiy a centroarea ma è debole, blocca Silvestri. Giallo a Sturaro al 62’ in una fase di gioco che vede l’Atalanta nel pieno controllo della partita. Per un’azione finalmente pericolosa dell’Hellas bisogna attendere il 73’ quando Lazovic si inserisce in area sulla sinistra e giunto davanti a Gollini prova il pallonetto, ma il portiere resta in piedi sino all’ultimo e riesce a parare. Al 76’ spazio a Muriel e Ilicic al posto di Zapata e Pessina. Al 78’ l’attaccante sloveno sulla destra dà palla al limite per il colombiano il cui destro finisce fuori a fil di palo alla destra di Silvestri. Al 79’ nell’Hellas dentro Ilic per Barak, ma il Verona è stanco e non ci crede più. All’84’ ci prova Ilicic col sinistro dal limite, palla centrale, blocca Silvestri. Passano due minuti e Muriel avvia il turbo sulla sinistra, entra in area, salta due difensori ma conclude sull’esterno della rete. Dopo l’ingresso di Kovalenko al posto di Malinovskyi, nel primo dei tre minuti di recupero Ilicic si esibisce nella specialità della casa: sinistro a giro con palla che si stampa all’incrocio dei pali.

Man of the match Malinovskyi, davvero uomo ovunque e sempre pericoloso. Trovare il peggiore tra i bergamaschi è davvero un’impresa: forse Miranchuk è stato tra i meno appariscenti.

Nell’Hellas la palma del migliore va a Lazovic che ci ha provato tutte le volte che ha potuto. Per i peggiori non c’è che l’imbarazzo della scelta: Veloso e Dimarco i più deludenti; per Lovato una faticaccia marcare Zapata; Barak non ha cavato un ragno dal buco; Favilli ha fatto rimpiangere Lasagna. Per l’Hellas è la terza sconfitta consecutiva. Dopo la pausa per le partite della Nazionale, sabato 3 aprile andrà a Cagliari.

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