Nello 0-0 tra Hellas e Roma vincono i pali 2-1

Uno 0-0 che non rispecchia l’andamento della partita, non tanto per il pareggio che è il risultato più giusto per quanto visto in campo, quanto piuttosto per le occasioni create da una parte e dall’altra. Con sette tiri nello specchio della porta per entrambe le formazioni e nessuna rete, forse qualcosa in fase realizzativa va rivisto. E in effetti gli attaccanti, nella fattispecie Di Carmine da una parte e Mkhitaryan dall’altra, non erano in gran serata e hanno fallito alcune occasioni favorevoli. Va detto anche che i legni delle porte di Silvestri e Mirante ci hanno messo del loro nell’impedire ai tentativi di Tameze (alla gara di esordio nell’Hellas) e Di Marco da una parte (con quest’ultimo capace di colpire la traversa con la palla che poi carambola pure sul palo) e Spinazzola dall’altra, di andare a segno.

La Roma all’inizio porta il partente Dzeko in panchina; nell’Hellas, decimato dalle assenze, con i nuovi Cetin e Tameze, si rivedono Danzi e Tupta con Di Carmine terminale offensivo. L’inizio non è al fulmicotone. Al 3’ destro in curva di Diawara da fuori dopo azione sul fondo di Pedro e retropassaggio per l’accorrente centrocampista guineano. Al 9’ primo giallo per Danzi, reo di un fallo su Veretout al vertice sinistro dell’area di rigore. All’11’ su azione d’angolo della Roma, Silvestri sbaglia l’uscita e la palla attraversa tutto lo specchio della porta prima di essere rinviata da un difensore. Al 17’ destro al volo di Pedro dal limite, palla alta. Piove sul bagnato in casa gialloblù: al 18’ l’infortunato Empereur è costretto a lasciare il posto al giovane Lovato. al 20’ cross da destra di Pellegrini, Silvestri blocca in presa. Al 24’ gran destro al volo di Danzi da fuori, palla a lato. Un minuto dopo Mkhitaryan spreca una grossa occasione sparando a lato un sinistro al volo su passaggio dal fondo di Spinazzola. Le pericolose incursioni del laterale romanista che si concludono con passaggi rasoterra in area sono il leit-motiv del primo tempo, ma non trova compagni pronti a colpire in rete. La reazione del Verona si concretizza al 28’ con Tupta che si ritrova la palla tra i piedi a centro area, ma il suo destro e destro debole e centrale. È il primo tiro in porta della partita. Al 31’ Silvestri in tuffo devia in angolo la punizione dai 30 metri battuta col destro da Veretout. Al minuto 34 ancora Mkhitaryan spedisce a lato da ottima posizione l’ennesimo assist di Spinazzola dalla sinistra. Ci prova Pedro dai 22 metri, blocca a terra Silvestri (38’) e ancora il portiere gialloblù è bravo in uscita a deviare di piede sul diagonale del solito Mkhitaryan. Dopo un tentativo da lontano fallito da Veretout, al 45’ l’Hellas costruisce l’azione più pericolosa della prima frazione di gioco: il destro piazzato a colpo sicuro di Tameze viene deviato da Mirante sulla traversa, quindi la sfera viene mandata in angolo di testa da Cristante. Sulla stessa azione viene ammonito Di Carmine. Il tempo si chiude al 48’ con un sinistro rasoterra in diagonale di Spinazzola dai 23 metri, palla a lato. La Roma si è fatta preferire sul piano del gioco (4-11 i tiri complessivi; 3-5 quelli nello specchio) con uno Spinazzola incontenibile sulla sinistra ma l’azione più pericolosa è stata di marca gialloblù.

Nuovo cambio nell’Hellas in avvio di ripresa con Zaccagni che rileva il deludente Tupta. Al 50’ contropiede di Di Carmine contrastato da Cristante, conclusione rasoterra dell’attaccante controllata da Mirante. Al 55’ cross dal fondo sulla destra di Faraoni dopo insistita azione personale, ma in area non trova nessun compagno. Sulla sponda romanista al 60’ sinistro di Pedro dal vertice destro dell’area, palla a lato. Al 66’ occasionissima per l’Hellas: cross dal fondo di Tameze, colpo di testa di Di Carmine da ottima posizione e poco marcato, palla a lato. Un minuto dopo Paro (in panchina al posto dello squalificato Juric) effettua altri due cambi: i nuovi acquisti Ruegg e Barak rilevano Gunter e Tameze. Al 68’ destro di Di Carmine al termine di un’ azione personale, blocca Mirante in presa a terra. Al 73’ primo cambio nella Roma con Santon che sostituisce Karsdorp. Un minuto dopo destro di Pellegrini, appena dentro l’area, Silvestri si tuffa sulla sinistra e devia in angolo. È la parata più difficile del match. Ancora cambi con Ilic per Di Carmine nel Verona e Kluivert per Pellegrini nella Roma. Il finale di gara è molto scoppiettante: all’80’ punizione di sinistro di Veloso dal fondo, palla nello specchio della porta respinta con i pugni da Mirante. All’82’ Dimarco dal vertice sinistro dell’area di rigore fa partire un sinistro a palombella che colpisce prima la traversa e poi il palo. Sul ribaltamento di fronte decisivo l’anticipo di Lovato su Kluivert. All’85’ destro da fuori di Spinazzola e ancora la traversa a negare il gol. Prima dei 3 minuti di recupero concessi da Chiffi (buona la sua prova in una partita senza grosse difficoltà dove non c’è mai stato bisogno dell’intervento della Var) c’è ancora tempo per l’ingresso di Villar al posto di Diawara, mentre il Verona avendo già effettuato i cinque cambi è costretto a lasciare in campo l’infortunato Danzi.

Buon punto all’esordio per il Verona che attende di recuperare gli infortunati, di integrare al meglio i nuovi acquisti e magari di vedere qualche altro arrivo. I migliori sono stati i due laterali sinistri Dimarco (bravo sia in fase di contenimento che di spinta) e Spinazzola (incontenibile nel primo tempo, ha colpito la traversa nella ripresa). Non hanno convinto Tupta e Mkhitaryan per le occasioni sbagliate. Prossimo impegno ancora al Bentegodi per l’Hellas domenica prossima alle 15 contro l’Udinese.

(Federico Dimarco nella foto di Alberto Fraccaroli)