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Le Vespe si svegliano e pungono: Chievo battuto 2-3

In vantaggio per 2-0 al termine del primo tempo (26' Rigione, 32' Pucciarelli) il Chievo si butta via nella ripresa: la Juve Stabia reagisce e accorcia con Addae (49'), l'arbitro assegna un rigore inesistente (Forte realizza al 75'), Semper combina una frittata (nuovo rigore trasformato ancora da Forte al 91')

Le Vespe si svegliano e pungono: Chievo battuto 2-3

Sfortuna, dabbenaggine, demeriti propri e meriti altrui, un arbitro men che mediocre che assegna un rigore inesistente, un portiere che continua a dimostrarsi assai poco affidabile, sempre incerto nelle uscite con brividi lungo la schiena che scorrono sui rinvii di piede. E forse anche un briciolo di supponenza. Tutti questi fattori sono all’origine della sconfitta interna del ChievoVerona contro una Juve Stabia non irresistibile, ma che ha avuto il merito di crederci fino in fondo, unita alla bravura di un allenatore, Caserta, che ha saputo operare la mossa giusta nel secondo tempo inserendo Mallamo per Buchel che ha risentito dell’ammonizione dopo solo 4 minuti.

Partita dai due volti con un Chievo che nel primo tempo sembrava aver messo la gara in cassaforte. Un uno-due che avrebbe messo ko chiunque, ma evidentemente non le Vespe stabiesi che sono entrate in campo nella ripresa con ben altro spirito, mentre forse i gialloblù pensavano di aver già messo il gatto nel sacco. La prima frazione di gioco ha visto un avvio equilibrato e subito il pesante influsso della sfortuna a colpire i gialloblù della Diga, ancora privi di pedine non certo di secondo piano come Djordjevic, Giaccherini, Cesar e all'ultimo anche Vignato. Ma al 10’ i tipici risentimenti muscolari acuiti dal clima gelido hanno costretto Marcolini a due cambi: Rodriguez per Ceter ed Esposito per Obi. La squadra tuttavia sembrava non risentirne più di tanto e andava vicina al gol al 16’ con Rodriguez che, spalle alla porta con il difensore appiccicato, era bravo a girarsi ma il suo destro terminava a lato, poi al 21’ con Di Noia che, su cross da sinistra di Cotali, colpiva di testa con la sfera che finiva di poco alta sopra la traversa; quindi ancora con Segre che al 25’ veniva fermato in angolo prima di poter concludere a rete da ottima posizione. Dal corner scaturiva il gol: torre di Meggiorini, difesa stabiese immobile e Rigione da due passi infilava in rete il tap-in: 1-0. Al 29’ ci provava dai 20 metri Esposito con palla alta sopra la traversa e al 32’ giungeva il raddoppio: lancio di Esposito per Rodriguez che si spostava sul lato destro dell’area e poco prima del fondo crossava al centro dove Pucciarelli piazzava un destro al volo in diagonale che si infilava nell’angolo basso alla sinistra di Russo. Bravo Pucciarelli (non molto altro, in verità, negli 87 minuti giocati dal redivivo trequartista che stasera ha rivisto la maglia da titolare) ma difesa campana molto distratta. Dopo 3 minuti di recupero si andava al riposo.

La ripresa è stata un’altra partita con la Juve Stabia che partiva subito forte: al 48’ Semper sbagliava il rinvio (uno dei tanti, troppi errori per quello che alla fine si rivelerà, insieme all’arbitro, il peggiore in campo), prendeva palla Forte ma il suo tiro veniva murato all’ultimo da Rigione in angolo. Sul corner Addae sfruttava il proprio gran fisico (ma con la palla a terra ha fatto trattenere il fiato e più di qualche tifoso) saltando più in alto di tutti e insaccando. Detto dell’ingresso di Mallamo per lo spento Buchel, al 56’ occasionissima per la Juve Stabia con Forte che colpiva debolmente di testa da pochi metri e Semper bloccava. Il Chievo ci provava su qualche calcio d’angolo ma nessuno era abile ad inserirsi sotto porta o sul secondo palo, oppure era Russo ad intervenire e a sventare la minaccia. Al 71’ Rodriguez (tra i migliori del Chievo insieme a Rigione e Vaisanen) fuggiva tra tre avversari e di esterno dava a Pucciarelli in area ma il suo sinistro finiva alto. Al 74’ Vaisanen in area sulla sinistra anticipava nettamente il modesto Canotto, colpiva il pallone facendogli cambiare traiettoria e l’attaccante cadeva. L’arbitro Di Martino decretava un rigore inesistente che Forte realizzava con un rasoterra alla sinistra dello spiazzato Semper. La gara si faceva sempre più nervosa, fioccavano i cartellini gialli (alla fine saranno tre per il Chievo e cinque per la Juve Stabia), entrava Rovaglia per Pucciarelli, Meggiorini faceva la torre su corner ma sul secondo palo non c’era nessuno, finché al 90’ Mallamo sparava un destro che Semper respingeva intervenendo poi goffamente su Rossi e atterrandolo. Rigore netto e stavolta Forte sceglieva il lato opposto insaccando alla destra del portiere clivense. C’era ancora tempo nei 7 minuti di recupero di vedere Rigione che non riusciva a deviare un pallone su tiro dalla bandierina a pochi passi dalla porta (94’) e per un cross di Meggiorini che Rodriguez colpiva di testa con palla che finiva a fil di palo. Finiva con la Juve Stabia vittoriosa quando un pareggio sarebbe stato il risultato più giusto, ma così va il calcio. Merito ai campani che ci hanno creduto di più, aiutati anche dalla fortuna travestita coi panni di Antonio Di Martino di Teramo, uno dei peggiori arbitri visti in questa prima parte di campionato. Ci fosse stata la Var, il primo rigore non sarebbe stato assegnato. Dei demeriti del Chievo, sui quali occorre meditare, si è detto. Prossimo appuntamento il derby veneto di sabato prossimo al Tombolato di Cittadella per quella che non si preannuncia certo come una passeggiata. Sperando di recuperare (finalmente) qualcuno dei tanti infortunati.

(nella foto di Alberto Fraccaroli l'attaccante Alejandro Rodriguez)

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