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L'Hellas in campo vince 2-1 col Brescia, ma sugli spalti...

Una battaglia combattuta per 101 minuti quella che l'Hellas ha vinto sul campo per 2-1 contro il Brescia grazie alle reti di Salcedo al 50' e di Pessina all'81', ma la gara è stata sospesa per alcuni minuti dal 54' al 57' in seguito alle proteste di Balotelli per ingiurie nei suoi confronti da parte dei tifosi. Dell'ex nazionale (che aveva colpito il palo su punizione al 26') il gol delle Rondinelle all'85'. Espulso Matri per proteste dopo il fischio di chiusura.

L'Hellas in campo vince 2-1 col Brescia, ma sugli spalti...

Ma davvero qualcuno quest'estate pensava realisticamente che Mario Balotelli avrebbe potuto entrare a far parte della rosa dell'Hellas Verona? Chi scrive non ci ha mai creduto neppure per un solo istante, visto la completa, assoluta e al momento insanabile idiosincrasia tra l'ex giocatore della Nazionale e i tifosi gialloblù. E oggi se ne è avuta un'ulteriore riprova. Dopo i fischi assordanti indirizzati al numero 45 delle Rondinelle ogni volta che toccava il pallone, l'episodio più eclatante si è verificato al 54' quando, palla al piede sulla linea di fondo sinistra della zona d'attacco del Brescia, si è fermato, ha preso la sfera in mano, l'ha scagliata in direzione della curva sud, dove stazionano gli ultrà dell'Hellas, ed è passato dietro la porta come se stesse per andarsene, stanco di sentire anche in questa partita (come già martedì scorso al Rigamonti dal settore occupato dagli interisti) ingiurie di ogni genere, bordate di fischi ed espressioni di discriminazione razziale. I suoi compagni, col capitano Gastaldello (che era in panchina) in testa, ma anche gli avversari gli si sono avvicinati per farlo desistere dall'abbandonare il campo. L'arbitro Mariani ha ritirato l'ammonizione che avrebbe sanzionato l'aver preso la palla in mano durante il gioco e ha fatto leggere allo speaker dello stadio il messaggio che avvertiva gli spettatori che ai prossimi cori discriminatori la gara sarebbe stata definitivamente sospesa. Dopo tre minuti l'incontro riprendeva giungendo regolarmente a termine. Prevedibile come minimo una multa salata per l'Hellas.

Sul campo il Verona ha avuto la meglio mostrandosi più concreto rispetto alle Rondinelle, giunte alla terza sconfitta consecutiva e con Corini a rischio di esonero. Con tre conclusioni nello specchio della porta e due gol la squadra di Juric è stata in grado di capitalizzare al meglio il proprio lavoro, in una partita molto accorta sul piano tattico, con veloci ripartenze e capovolgimenti di fronte, su un campo battuto dalla pioggia per tutto il primo tempo. Insomma un'autentica battaglia come sempre avviene nel derby del Garda. Il Brescia ha effettuato un maggior numero di conclusioni complessive (nove contro cinque) ma si è mostrato più impreciso e anche sfortunato, visto il palo colpito da Balotelli su punizione al 26', a Silvestri battuto. In precedenza al 16' il Verona si era salvato grazie al salvataggio di testa sulla linea di porta di Rrahmani, ad impedire che la conclusione di testa di Bisoli da dentro l'area varcasse la linea di porta. Subito dopo Juric era costretto a sostituire Kumbulla, vittima di un risentimento muscolare, con Dawidowicz. Dopo il palo di Balotelli il Verona si faceva vivo dalle parti di Joronen, ma il cross di Salcedo dalla linea di fondo sulla destra scavalcava il portiere finlandese ma era leggermente lungo per Zaccagni che, piazzato sul secondo palo colpiva male e la sfera terminava a lato. Al 31' il solito Salcedo fuggiva a Mangraviti e appena dentro l'area cadeva a terra: l'arbitro decretava il rigore ma, dopo aver rivisto l'azione alla Var, vedeva che il difensore bresciano aveva anticipato Salcedo toccando il pallone e quindi si rimangiava sia l'assegnazione del rigore, sia il secondo giallo a Mangaviti che ne avrebbe decretato l'espulsione. Sul finire del tempo prima un destro di Salcedo veniva deviato in corner da Joronen in tuffo, quindi l'estremo difensore delle Rondinelle smanacciava un velenoso cross a rientrare di Veloso da calcio d'angolo, quindi Bisoli calciava al volo di poco alto su cross di Martella.

A inizio ripresa Corini toglieva Mangraviti, in oggettiva difficoltà sul guizzante Salcedo, per inserire Ndoj, riportando in terza linea Sabelli. Ma al 50' il Verona passava. Calcio d'angolo di Veloso, Salcedo di testa anticipava tutti e la sfera si infilava sotto la traversa alle spalle di Joronen. Al 53' Juric toglieva Veloso (il solito pericolo sui calci da fermo) per inserire Pessina. La reazione del Brescia si limitava al gesto eclatante di Balotelli già descritto, mentre sul campo al 66' batteva una punizione dal limite che Silvestri bloccava a terra in due tempi. Al 70' azione personale di Verre conclusa con un destro a giro fuori di un metro. Nel Brescia Matri rilevava uno spento Donnarumma (scarsa l'intesa con Balotelli), mentre Stepinski prendeva il posto dell'esausto Salcedo, migliore in campo. Al 74' Lazovic crossava dal fondo sulla sinistra, Stepinski sul secondo palo faceva da torre ma a centro area era bravo Cistana ad anticipare Verre. Al 75' al termine di un'azione corale orchestrata prima a sinistra, quindi a destra, Romulo tirava dal limite con palla di poco alta sopra la sbarra della porta di Silvestri. Un minuto dopo in seguito a calcio di punizione Stepinski di testa a centro area mandava la palla a lato. All'80' altra bordata di fischi all'indirizzo di Balotelli per una sua girata al volo di destro… da dimenticare. Ma dopo un minuto l'Hellas metteva al sicuro il risultato: Zaccagni sulla sinistra lasciava Romulo sul posto e serviva corto in area Pessina che si sistemava la sfera sul sinistro e con un bel diagonale infilava Joronen. Il Brescia reagiva arrivando al gol all'85' con il suo uomo simbolo, Balotelli, che riceveva da Romulo e ai 25 metri faceva partire un destro a giro che si infilava nel sette mettendo a zittire la curva sud. Ma ormai era tardi per arrivare al pareggio, nonostante l'ingresso di Curcio al posto di Martella e i sei minuti di recupero assegnati dal discreto Mariani, ben supportato dal Var nell'evitare un duplice errore (rigore ed espulsione).

Detto di Salcedo migliore in campo, nel Brescia a Balotelli la palma del migliore, mentre Tonali è emerso solo alla distanza, efficacemente controllato dalla ragnatela di centrocampo disposta da Juric. La palma del peggiore la attribuiamo a Mangraviti. Oltre al rosso a Matri, quattro ammoniti in casa bresciana (Mateju, Mangaviti, Tonali e Martella), il solo Empereur tra i padroni di casa. Con questa vittoria l'Hellas sale al nono posto in classifica con 15 punti e prima della sosta è atteso dalla delicata trasferta a San Siro in casa Inter. Il Brescia resta invece al penultimo posto con una partita in meno (contro il Sassuolo), ma Spal e Sampdoria devono ancora giocare. Si prevede una settimana calda per mister Corini, atteso dalla gara interna contro un'altra squadra in crisi, il Torino di Mazzarri.

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