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Ingenuità suicida

Vittoria sofferta per 2-0 della peggior Juventus della stagione in casa del Chievo con gol di Khedira (67') e Higuain (87'), giunti entrambi con i padroni di casa in nove per le espulsioni di Bastien al 37' per doppia ammonizione e di Cacciatore al 62' per un gesto plateale nei confronti dell'arbitro Maresca. Due ingenuità costate davvero care.

Ingenuità suicida

Ci aveva provato Maran a mettere in campo una squadra ordinata e attenta, con un 3-5-2 pronto a diventare un 5-3-2 con davanti l'inedita coppia Pucciarelli-Birsa. E ci stava riuscendo a indirizzare la partita su ritmi lenti, chiudendo gli spazi là davanti alle bocche da fuoco juventine Higuain e Mandzukic, con l'intento di portare a casa almeno un punto contro la Vecchia Signora. Peccato che il mister trentino (il migliore della truppa gialloblù proprio per come aveva impostato il match) non abbia fatto i conti con la dabbenaggine di due suoi giocatori, nella fattispecia Bastien e Cacciatore (ai quali va inevitabilmente la palma di pegggiori in campo).

Il primo ha rimediato il secondo cartellino giallo al 37' del primo tempo per una inutile, ingenua ed evidente trattenuta per la maglia di Asamoah, nemmeno due minuti dopo essere stato ammonito. Al secondo invece è stato mostrato il cartellino rosso diretto per aver mimato il gesto delle manette al 62', dopo aver sfiorato egli stesso il gol di testa su cross di Jaroszynski che aveva rubato palla in difesa a Bernardeschi e si era involato sulla destra. Cacciatore inzucccava costringendo Szczesny a tuffarsi sulla propria destra per bloccare quello che sarebbe stato l'unico tiro dei clivensi nello specchio della porta juventina. Cacciatore rimaneva a terra e reclamava il rigore che Maresca non concedeva. Da qui il secondo "colpo di testa" del difensore che mimava le manette (di mourinhana memoria) e veniva spedito senza se e senza ma sotto la doccia dall'inflessibile arbitro napoletano.

In doppia superiorità numerica a quella che forse è stata la peggior Juventus della stagione bastava attendere e il gol sarebbe certamente arrivato, dopo che nel corso di un brutto primo tempo ci aveva provato solo con i tiri da fuori di Pjanic (20'), Higuain (30') e Khedira (45'). E così è stato. Con il Chievo per forza di cose rinchiuso nella propria tre quarti, al 67' Bernardeschi, subentrato al 53' a Sturaro, dal fondo dava palla indietro a Khedira che con un bel destro al volo di controbalzo infilava la porta difesa da Sorrentino. Il Chievo, che nel frattempo aveva sostituito Pucciarelli con Depaoli (46') e Tomovic con Gamberini (53'), non si lasciava peraltro intimidire e una incursione dell'ottimo Radovanovic lanciato da Depaoli, costringeva il portiere bianconero ad uscire sui piedi del centrocampista serbo (77'). Dieci minuti dopo arrivava il raddoppio dei bianconeri (oggi in una inguardabile maglia color verde militare): cross di Douglas Costa dalla sinistra con Higuain sottomisura che metteva in rete di testa.

Il Chievo, ottimamente disposto in campo dal suo allenatore, si è rovinato da solo la serata ed è rimasto con un pugno di mosche in mano. I due soli punti conquistati nelle ultime otto partite dicono che urge invertire la rotta. Non sarà facile, ma gli uomini di Maran ci proveranno già domenica prossima nella difficile trasferta a Bergamo contro l'Atalanta. E se mancheranno Bastien e Cacciatore, la speranza è che dopo aver rivisto in campo nel finale Meggiorini, almeno uno tra Castro e Inglese possa essere della partita.

(Rolando Maran nella foto di Alberto Fraccaroli)

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