Sport
stampa

Il Chievo all'ultimo la butta via: 1-2 Lecce

Una partita che sembrava ormai indirizzata sull'1-1 per i gol al 20' dell'ex Stepinski e il pareggio al 22' di Garritano, viene risolta al 93' da Falco, entrato al 69' al posto di Stepinski, che dà la vittoria ai salentini giunti al quarto successo consecutivo.

Il Chievo all'ultimo la butta via: 1-2 Lecce

Ride bene chi ride ultimo. Ed è il Lecce al penultimo dei quattro minuti di recupero ad avere la meglio contro un Chievo che ha attaccato per una buona mezz’ora nel secondo tempo ma è mancato in fase conclusiva, rivelando ancora una volta una certa sterilità nella prima linea. Il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto per quanto visto in campo, ma va detto che il Lecce allenato dall’ex Corini non ha rubato nulla e ci ha creduto fino all’ultimo quando, con le due squadre ormai stanche, il risultato sembrava avviato sull’1-1 maturato nel primo tempo in un botta e risposta: vantaggio dei salentini con l’altro ex Stepinski (migliore in campo) e pareggio quasi immediato del solito Garritano. Al 93’ su un attacco condotto dai pugliesi la palla capitava sul destro di Falco, che da una ventina di minuti era subentrato a Stepinski, il quale infilava dal limite alle spalle dell’incolpevole Seculin.

La miglior difesa (quella gialloblù) contro il miglior attacco (quello leccese, reduce dal 7-1 casalingo alla Reggiana). Aglietti era costretto a rinunciare agli infortunati Semper, Renzetti e Ciciretti, mentre Obi ritrovava il proprio posto in cabina di regia. Corini confermava gli undici dell’incontro vinto con la Reggiana.

Erano i padroni di casa a rendersi pericolosi al 6’ con un cross di Mogos da destra indietro per Obi il cui destro appena dentro l’area veniva respinto con difficoltà da Gabriel in tuffo sulla sua sinistra. Dopo una debole girata di sinistro di Djordjevic finita a lato (una delle poche cose degne di note in una prestazione da dimenticare), al 17’ ci provava Coda di sinistro appena dentro l’area, con Seculin a bloccare in tuffo senza problemi. Un minuto dopo l’estremo difensore alzava sopra la traversa un colpo di testa di Paganini su cross di Calderoni dalla sinistra. Insisteva il Lecce che al 20’ passava in vantaggio: da Mancosu a Coda dalla destra, cross per Stepinski smarcatosi all’altezza del secondo palo dalla marcatura di Mogos: l’attaccante polacco colpiva di testa a incrociare e manda in rete. La reazione clivense era immediata: palla col contagiri di Palmiero a centroarea per Garritano, bravo ad eludere il fuorigioco e ancor più bravo nella girata di destro al volo che portava al gol del pareggio. La partita si manteneva assai vivace: al 28’ cross di Adjapong da destra, sinistro al volo di Mancosu piazzato all’altezza del secondo palo, pallone alto sopra la traversa. Dopo il giallo a Fabbro, al 31’ Seculin bloccava in tuffo un colpo di testa di Meccariello. Altri cartellini mostrati dall’arbitro Sozza di Seregno a Henderson e Cotali e al 41’ Gabriel usciva al limite dell’area per anticipare Canotto lanciato a rete. Dopo un minuto di recupero le due formazioni andavano al riposo.

Meno spettacolare la ripresa che iniziava con l’ammonizione di Calderoni al 49’ e due attacchi del Lecce conclusi da una girata di destro di Coda dal limite, deviata in angolo sopra la traversa e da un sinistro di Stepinski da posizione defilata, bloccato da Seculin. Il Chievo si faceva vivo al 52’ con un diagonale di Canotto dalla fascia destra indirizzato sul primo palo che però non sorprendeva Gabriel. Al 54’ una delle azioni più pericolose del Lecce: cross dalla sinistra di Mancosu per Adjapong in area, stop di petto ma tiro alle stelle. Al 54’ il primo cambio: Zhuta rilevava Calderoni e questo favoriva l’inizio del predominio incontrastato e costante di Canotto sulla fascia destra. Al 55’ slalom di Stepinski in area tra quattro difensori ma alla fine veniva contrato da Cotali. Al 62’ sinistro rasoterra in diagonale di Obi, palla in corner. Una buona occasione capitava al Chievo al minuto 63 ma il cross dell’imprendibile Canotto dalla destra risultava troppo arretrato per il colpo di testa dello smarcatissimo Fabbro piazzato sul palo opposto e ne usciva un passaggio indietro inguardabile. Dopo il giallo a Paganini, altri cambi: Majer per Henderson e Falco per Stepinski nel Lecce; Viviani per Obi e Margiotta per Djordjevic nel Chievo. Al 76’ cross di Falco da sinistra, Coda di testa spizzicava il pallone che terminava sul fondo. Sul finire l’azione del Chievo si faceva meno intensa. Dopo il giallo a Lucioni si susseguivano i cambi: Listkowski per Mancosu e Pettinari per Coda tra i salentini; Bertagnoli per Fabbro, Rigione per Canotto e Zuelli per Palmiero tra i gialloblù, fino al fatidico 93’ con il gol di Falco che decideva il match.

Il Chievo si è dimostrata una squadra compatta ma deficitaria con i suoi avanti, mentre il Lecce – fedele agli insegnamenti del suo mister che con il Brescia spesso vedeva le partite risolte a suo favore negli ultimi minuti di gioco – è stato bravo a crederci fino in fondo.

Tra i gialloblù i migliori ci sono parsi Garritano, Canotto e Obi; detto di Djordjevic, non molto meglio ha fatto il suo sostituto Margiotta. Nel Lecce si è vista la voglia di rivincita di Stepinski, come pure ottima la prova di Tachtsidis finché ha avuto fiato, buona la prestazione di Calderoni, non altrettanto quella del suo sostituto Zhuta, che ha sudato le sette camicie con Canotto. Nel prossimo turno gli uomini di Aglietti faranno visita al Frosinone impegnato domani a Brescia.

(Luca Garritano colto dall'obiettivo di Alberto Fraccaroli)

Il Chievo all'ultimo la butta via: 1-2 Lecce
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti)

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento