Spiato in tv
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Una ventata di novità tra pentole e fornelli

Accanto a un numero cospicuo di programmi televisivi che si occupano di cucina a ogni ora e per tutti i palati, Senti chi mangia porta finalmente una ventata di novità in un ambiente oramai giunto a saturazione. Anche nella new-entry de La7 vi sono chef stellati in competizione, ma stavolta a loro spetta soltanto di dare indicazioni perché altri possano preparare un piatto generalmente elaborato.

Una ventata di novità tra pentole e fornelli

Accanto a un numero cospicuo di programmi televisivi che si occupano di cucina a ogni ora e per tutti i palati, Senti chi mangia porta finalmente una ventata di novità in un ambiente oramai giunto a saturazione. Anche nella new-entry de La7 vi sono chef stellati in competizione, ma stavolta a loro spetta soltanto di dare indicazioni perché altri possano preparare un piatto generalmente elaborato. I veri protagonisti, infatti, sono due concorrenti che non posseggono alcuna predisposizione per la cucina e che raramente si sono cimentati ai fornelli. Ebbene, proprio a questi inesperti è affidato il compito di realizzare il piatto del giorno con ingredienti ricercati. Sono i cuochi Eugenio Boer e Felix Lo Basso a spiegare agli sfidanti attraverso l’auricolare che cosa fare, anche nei minimi dettagli. A fine cottura, dopo la preparazione in bella vista, spetta al giudice Andrea Grignaffini stabilire chi ha saputo realizzare al meglio la ricetta proposta.
Benedetta Parodi, oramai una veterana di piatti e fornelli, fa gli onori di casa e solamente a fine trasmissione si mette il grembiule per cucinare lei stessa una nuova gustosa pietanza con quanto è stato scartato per realizzare la ricetta del giorno. Il programma si può ben annoverare nel filone dei game show, dove il segreto del successo non sta tanto in quanto viene preparato, né nella sfida in sé, quanto piuttosto nel vedere quanto i concorrenti riescano a compiere di quanto i grandi cuochi insegnano loro. Da questa intesa non dipende solo la perfetta realizzazione del piatto, ma anche la godibilità del programma che strappa al telespettatore un bel po’ di risate. Alla fine conta poco chi vince o chi perde, l’importante, qui più che altrove, è partecipare. In tanti da casa si possono identificare nei due sfidanti per nulla pratici di fornelli e coltivare l’idea che anche i più sprovveduti possano comunque riuscire a realizzare pietanze di gran classe.
La presentatrice, con il viso luminoso e un bel sorriso, mentre commenta quanto stanno combinando i concorrenti, sa dare al programma un’aria casalinga e simpatica. Per lei, infatti, come ha affermato recentemente, «la cucina è prima di tutto condivisione nell’assaggiare quanto realizzato». Nello studio televisivo si respira perciò aria di normalità, i sapori più gustosi sono quelli dell’allegria e della spensieratezza. Preparare da mangiare è un’arte che non si ottiene soltanto con la bravura in cucina, ma anche con una buona dose di amore e simpatia che rendono tutto più buono.

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