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Un ufficio di collocamento artefatto e che sa tanto di quiz

Cerchiamo te: missione lavoro. Con un programma dal titolo così perentorio anche la Rai intende offrire il proprio contributo nel voler aiutare, specie le persone più giovani, a trovare un’occupazione corrispondente alle proprie competenze e aspettative...

Un ufficio di collocamento  artefatto e che sa tanto di quiz

Cerchiamo te: missione lavoro. Con un programma dal titolo così perentorio anche la Rai intende offrire il proprio contributo nel voler aiutare, specie le persone più giovani, a trovare un’occupazione corrispondente alle proprie competenze e aspettative. La trasmissione, infatti, intende mettere in collegamento le aziende bisognose di una determinata figura professionale con gli aspiranti a quella mansione. Fin da subito l’atmosfera creata dalla conduttrice Adriana Volpe (nella foto) per chi è alla ricerca di un’occupazione è alquanto differente dall’aria che si respira in un ufficio di collocamento e risente pesantemente della presenza delle telecamere. Infatti, con il linguaggio tipico del piccolo schermo, la presentazione dei tre candidati a stipulare un contratto è molto simile a quella che si può vedere in molti appuntamenti televisivi interessati a scovare talenti e che riempiono i palinsesti di parecchie emittenti. Le storie presentate sono tutte alquanto patinate, romanzate. La narrazione dei passaggi, poi, per arrivare all’assunzione, anche grazie a un’attenta colonna sonora, si concentra non tanto sulla volontà di rimboccarsi le maniche, quanto piuttosto solo sul desiderio di realizzare un sogno dalle tinte fiabesche dove tutti poi vivranno felici e contenti. Questi otto appuntamenti non approfondiscono la complessità del mercato occupazionale, ma servono prima di tutto a presentare le realtà imprenditoriali, spesso medio-piccole, del nostro Paese le quali ne costituiscono lo scheletro economico capace di creare reddito e di investire nella ricerca.

Sebbene la conduttrice abbia affermato di voler fornire agli aspiranti lavoratori gli strumenti per essere più competitivi quando ad esempio sono convocati per un colloquio, la trasmissione non rientra di certo nella cosiddetta tv di servizio ma resta puramente sul piano dell’intrattenimento e dell’informazione, raggiungendo una modesta platea di 230mila spettatori. Chi segue da casa avverte il programma come fosse un grande quiz, dove solo uno dei tre aspiranti riuscirà ad alzare la coppa del vincitore a scapito degli avversari. La presentatrice da più di trent’anni compare in video ed è soprattutto ricordata per la sua presenza a I fatti vostri. Recentemente la sua fortuna artistica sembra aver ceduto un po’ il passo. Probabilmente l’invito contenuto nel titolo di questo suo ultimo programma ha anche una valenza autobiografica nel tentativo di rilanciare la sua carriera.

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