La domenica sera con ragazze speciali
Davvero una domenica sera originale quella che propone Rai 3. Le ragazze, infatti, racconta le storie di donne del secolo scorso e del presente che hanno vissuto una giovinezza fuori dal comune...
Davvero una domenica sera originale quella che propone Rai 3. Le ragazze, infatti, racconta le storie di donne del secolo scorso e del presente che hanno vissuto una giovinezza fuori dal comune. Accanto alle donne famose che si sono distinte nei diversi campi del sapere o nel mondo dello spettacolo, ne compaiono altre pressoché sconosciute con un percorso esistenziale sicuramente speciale. La trama del programma è imperniata sulle lunghe confessioni che le protagoniste propongono davanti alle telecamere, quasi rileggessero – commentandolo con il senno di poi – le pagine del loro diario. Non c’è nessuno che le intervisti, il loro è un racconto confidenziale, che rifugge però tanto dall’intimismo quanto dal rimpianto nostalgico di una notorietà ormai scemata. La loro storia presentata sul piccolo schermo ha un intento pedagogico, vuol lasciare un messaggio di speranza, di fortezza, d’impegno. Aiutate dall’album dei ricordi, supportate da filmati d’epoca, il loro dolce, sereno e pacato rievocare s’inserisce negli avvenimenti più significativi del popolo italiano. Vicende minori che s’intersecano con la grande storia. La particolare visuale femminile con cui si riguarda il passato, lontano o recente che sia, aiuta ad allargare lo sguardo, a ricostruire al meglio il clima di un’epoca, la vita di persone che non si sono accontentate della mediocrità, ma hanno voluto anche solo inconsciamente con il loro esempio lasciare un’impronta. A introdurre questi lunghi filmati che, con abilissime scelte di regia, spesso intersecano storie all’apparenza contrastanti, è Gloria Guida (nella foto), attrice che nella seconda meta degli anni Settanta nell’immaginario collettivo ha dato il volto alla liceale, bella quanto inesperta della vita. La conduttrice ora non è più circondata da giovanotti che le fanno la corte, ma da gigantografie che ritraggono le protagoniste del programma all’epoca della loro giovinezza. Il suo modo di condurre è garbato, intenso senza essere mieloso, deciso senza diventare irritante. La trasmissione è la prosecuzione di due serie precedenti che avevano, invece, focalizzato la loro attenzione sulle donne del ’46 e della contestazione giovanile. Rai 3 continua quindi nel proporre in diverse trasmissioni, come già avvenuto per Sconosciuti o Non ho l’età, che persone comuni raccontino di sé, senza intermediari, nei luoghi dove vivono, vicino alle persone che amano. Si passa piacevolmente la domenica sera in compagnia di ragazze così speciali.
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