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Intreccio di destini tra Nord e Sud Italia

Giuseppe Burato
Una favola del destino
Rupe Mutevole Edizioni
Bedonia (Parma) 2016
pp. 131 - euro 10

Parole chiave: Una favola del destino (1), Giuseppe Burato (1), Libro (63)
Intreccio di destini tra Nord e Sud Italia

Piace sognare, e far sognare, a Giuseppe Burato.
Con il suo ultimo romanzo, Una favola del destino, lo scrittore dalle origini veronesi, da qualche anno residente a Solferino in provincia di Mantova, racconta nuovi personaggi. In particolare Erica, Paola e Luca con le rispettive storie lontane, ma vicine e intrecciate tra loro – scrive, tra le righe, l’autore – dal destino. Ma è dalla lettura che affiorano i sentimenti e le emozioni che ciascuno dei protagonisti prova, svelando un finale inaspettato.
C’è Erica: ragazza istintiva, dolce e comprensiva, ma molto risoluta nelle decisioni; a cambiarla nel profondo, rendendola incostante, è la morte di entrambi i genitori. Mancanza compensata dal rapporto con la nonna materna, Emma, in una Verona che fa da sfondo alle vicissitudini della giovane. Tra innamoramenti, delusioni, desiderio di evasione. O di vivere, appunto, in una favola.
La vita di Erica riprende in un appartamento affittato sulle sponde del lago di Garda, a Peschiera, e un diverso numero di telefono. Per tagliare i ponti con il passato, ripartendo da nuovi incontri e frequentazioni, non sempre positive: come quella con Kevin e, grazie a lui, con la dipendenza da cocaina. È il desiderio di ricominciare, per una seconda volta, a farle fare ritorno a casa. Da nonna Emma. Grazie a lei, vince la tossicodipendenza e riscopre quella fede che, dalla morte di mamma e papà, si era affievolita; riacquista fiducia nell’amore, riallacciando il legame con Mattia, da cui in passato aveva cercato di fuggire.
Poi c’è la diciottenne Paola. Una sognatrice, dolce e solare, che vive in un paesino dell’Abruzzo dedito all’agricoltura, con i genitori e la sorella Chiara. La comune volontà di costruirsi un futuro migliore le porta ad affrontare un lungo viaggio verso il Nord, prima in pullman e poi in treno, per raggiungere la periferia di Vicenza: con una casa in affitto, un lavoro stabile, altri legami d’amicizia e d’amore. Un equilibrio felice che si spezza con la nascita di Luca: neonato che non ha la possibilità di conoscere mamma Paola, che muore a causa di gravi complicazioni proprio durante il parto, né il padre. Con il bambino, che cresce amorevolmente con Chiara, i lunghi fili della storia iniziano a correre in parallelo, arrivando ad annodarsi, complice il destino. Qui, con una narrazione che diventa incalzante di dettagli e rivelazioni, il rapporto che unisce indissolubilmente Erica, Paola e Luca diviene chiaro. Non era una favola. O forse sì – chiosa lo scrittore –: una favola del destino.

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Intreccio di destini tra Nord e Sud Italia
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