Il potere salvifico della musica nella vita di un adolescente

Detroit, anni ’70. Danny Yzemski è un ragazzino goffo, impacciato, per nulla sportivo e facile preda dei bulli. Non ha molti amici e per sopravvivere si rifugia nella musica rock: quella che gli consiglia, quando sono in auto o a casa nella loro cantina, suo papà che in qualche modo lo catechizza sui suoi gusti musicali sperando così di fornirgli anche gli strumenti giusti per crescere al meglio. E non a caso, nel tempo (anche dopo la morte improvvisa del padre, che lascia nel figlio un incolmabile vuoto), la musica che ha imparato a selezionare e ascoltare attraverso dischi e stazioni radiofoniche diventa per lui una sorta di fondamentale àncora di salvezza.
Fra gli aspetti più riusciti di Beautiful Music, romanzo di Michael Zadoorian, ci sono le atmosfere che ci portano con la memoria a un certo tipo di cinematografia (I love radio rock, Almost Famous), ma anche e soprattutto la descrizione del rapporto fra il protagonista e la sua complicata madre, con cui Danny instaura un dialogo singolare: spezzettato, spesso assurdo, incoerente ma sempre genuino. I loro litigi, le loro incomprensioni e la voragine in cui tutti e due rischiano di finire non li distoglie dal tirar fuori sempre e comunque qualcosa di buono dalle loro discussioni. Nel corso della lettura accompagniamo Danny nei momenti più difficili della sua vita di adolescente, durante la quale si scontra e alla fine incontra la controversa personalità della madre, ma sullo sfondo assistiamo anche agli scontri razziali, che imperversavano nella Detroit e nell’America di quegli anni, raccontati però dal punto di vista di un ragazzino che, molto semplicemente, non capisce perché si debbano discriminare persone con la pelle di un colore diverso, come non capisce perché i bulli se la debbano prendere con lui a scuola.
Alla fine, sarà quella forza interiore ispirata proprio dal potere salvifico della musica a spingere il ragazzo oltre tutte le difficoltà, a fargli credere ostinatamente che le cose prima o poi si metteranno per il meglio, offrendo a lui e alla madre persino un’occasione di riscatto. Un libro che spiega come una grande passione possa esercitare, su un giovane che sta diventando un uomo, un’influenza positiva. E conferma l’abilità narrativa dello scrittore americano, che ha  il grande dono di saper “empatizzare” con i suoi lettori, e risulta perfetto nei tempi, nella prosa, nei personaggi e nell’evolversi del plot narrativo.