Cinema
stampa

Una straordinaria storia di normalità

Boyhood
(Usa, 2014)
regia: Richard Linklater
con: Ellar Coltrane, Lorelei Linklater, Patricia Arquette, Ethan Hawke
durata: 165 min.
Valutazione Cnvf: consigliabile/problematico/dibattiti

Parole chiave: Boyhood (1)
Una straordinaria storia di normalità

Se non l’avete ancora visto, cercatelo. Assai trascurato dagli ultimi Oscar, Boyhood è, a parer nostro, un capolavoro.
Durante la cerimonia di assegnazione delle statuette, che ha premiato, con pieno merito, Patricia Arquette come miglior attrice non protagonista, qualcuno sottolineava ironicamente che il film di Richard Linklater meriterebbe un riconoscimento speciale per il più lungo piano di lavorazione della storia del cinema. Vero. L’operazione è stata particolarissima. Le riprese sono cominciate nell’estate del 2002, quando Ellar Coltrane (che interpreta il protagonista, Mason Evans), aveva otto anni. Da allora, ogni anno, fino al 2013, più o meno nello stesso periodo dell’anno, il regista-sceneggiatore ha radunato i quattro interpreti principali (Evans, Arquette, Ethan Hawke, che è Mason Evans senior, e sua figlia Lorelei Linklater che è Samantha, sorella di Mason) per raccontare la storia di una famiglia americana.
Tempo della crescita personale che coincide col tempo della crescita del personaggio raccontato, quindi. Tempo di cui avvertiamo lo scorrere non solo attraverso i cambiamenti fisici di Mason, ma anche con riferimenti ad avvenimenti storici, dalla seconda guerra del Golfo all’elezione di Barack Obama, e, con finezza di scrittura e di realizzazione, con l’accento posto qua e là sulle innovazioni tecnologiche, dai computer ai telefoni cellulari, dai videogames a Facebook.
Oltre a questi elementi, potrebbe essere interessante considerare l’operazione produttiva. Il film è costato 4 milioni di dollari (che per una produzione americana sono spiccioli) e, al momento, ha già incassato dieci volte tanto. Segnale incoraggiante, per chiunque avesse voglia di tentare l’impresa di raccontare storie non scontate e piene di ricchezza umana e cinematografica. Non ci sono, infatti, avvenimenti clamorosi nella vita di Mason e della sua famiglia. Si cambia casa spesso, perché la madre, con la quale vivono i due ragazzini, ha una vita sentimentale assai incostante. Ogni tanto si incontra il padre, che nel frattempo ha avuto un figlio dalla seconda moglie. Alla ricerca della sua strada, come tanti bambini e poi adolescenti e poi giovani adulti di questi tempi, Mason affronta i passi della vita con aperta disposizione alle novità e alle possibilità. Chiunque volesse portare rispetto ai sogni di gioventù si riconoscerà in lui, nelle sue incertezze e nelle sue determinazioni. Si esce da questo film riconciliati con la vita e con il cinema.

Tutti i diritti riservati
Una straordinaria storia di normalità
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti) disabilitato.

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.