Cinema
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Un racconto di Buzzati diventa ottimo film

La famosa invasione degli orsi in Sicilia
(Francia/Italia, 2019)
Regia: Lorenzo Mattotti
Disegni animati
Durata: 82 minuti

Un racconto di Buzzati diventa ottimo film

Fosse solo per questo, un film che riporta all’attenzione e alla memoria degli spettatori un grande scrittore del Novecento italiano come Dino Buzzati, varrebbe già di per se stesso di essere segnalato.
Ma c’è ben altro e tanto da poter raccomandare a grandi e più piccoli di non perderlo.
Lorenzo Mattotti, forse il maggior disegnatore e illustratore italiano oggi in attività, vive e lavora da molti anni in Francia. Anche grazie a questo e al giustissimo successo ottenuto Oltralpe per il suo lavoro è riuscito a portare a termine un progetto di coproduzione, avvalendosi dell’ottimo lavoro di sceneggiatura di Jean-Luc Fromental e Thomas Bidegain e delle bellissime musiche di René Aubry.
Buzzati scrisse il racconto, anche illustrandolo, per una pubblicazione a puntate sul Corriere dei Piccoli nel 1945. Già in queste scelte narrative e di linguaggio c’è dell’eccezionale. La letteratura per ragazzi e i disegni o, peggio ancora, i fumetti erano ancora considerati forme di espressione minori e senza dignità di letteratura. Il (bellissimo) lavoro dello scrittore bellunese contribuì, insieme a quello di pochi altri, all’epoca, come Gianni Rodari e Oreste Del Buono, ad abbattere un muro che non aveva senso di esistere.
Oggi, almeno in teoria, non dovrebbe più essere così e anche in ambito educativo e scolastico il libro di Buzzati e la magnifica trasposizione cinematografica di Mattotti potrebbero essere studiate in letteratura, storia dell’arte, storia del cinema e così via.
La vicenda è quella immaginata da Buzzati, con l’idea di affidare il racconto a una coppia di cantastorie, il robusto Gedeone e la ragazzina Almerina, che la presentano in una caverna nella quale si sono rifugiati per la notte al padrone di casa che è appunto un anziano orso.
Ma più che riportare la trama, che va goduta in ogni suo sviluppo e nel ricorso che viene fatto a situazioni e archetipi di molte favole e di molti racconti popolari (la magia; il Gatto Mammone; il Serpente di mare ecc.), è utile sottolineare la bellezza visiva e sonora del film.
Il disegno e i colori di Mattotti sono, al tempo stesso, di grande originalità moderna e di fortissime radici artistiche. Le musiche di Aubry hanno la sapienza della composizione classica e del riferimento alla tradizione. Il doppiaggio, una volta tanto è giusto e bello rimarcarlo, è praticamente perfetto, con il lavoro egregio messo in atto da Antonio Albanese (Gedeone), Linda Caridi (Almerina), lo scrittore Andrea Camilleri (Vecchio Orso), Toni Servillo (il capo degli orsi, Leonzio), Maurizio Lombardi (il mago De AmbrosiIs) e molti altri.

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