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Divertente ma dal finale scontato il nuovo sequel del Guerriero Dragone

Kung fu Panda 4
(Stati Uniti, 2024)
Regia: Mike Mitchell e Stephanie Stine
Film di animazione
Durata: 94 minuti
Valutazione Cnvf: consigliabile/brillante/adatto ad una visione familiare

Parole chiave: Kung fu Panda 4 (1), Film (103), Cinema (101)
Divertente ma dal finale scontato il nuovo sequel del Guerriero Dragone

Se, come afferma il panda Po “i piatti migliori vengono dagli ingredienti più improbabili”, presumibilmente gli ingredienti erano troppo ordinari e forse per niente improbabili: di Kung Fu Panda 4 si può dire molto, ma non che si tratti del migliore film della saga cinematografica.

La premessa della storia è interessante: il protagonista, per tener fede ad una promessa fatta al maestro Oogway, deve diventare la guida spirituale della Valle della Pace. Incarico non conciliabile con quello di Guerriero Dragone. A questo, si aggiunge un ulteriore ostacolo: un nuovo nemico che fa capolino, La Camaleonte. L’assenza dei Cinque Cicloni mette Po nella condizione di farsi aiutare dalla sua nuova amica Zhen (una volpe) in questa ardua impresa.

Non è che si stia parlando di un brutto film, anzi! Quasi sicuramente si tratta dell’episodio più divertente di tutta la saga del Guerriero Dragone, ma incapace di andare oltre e di restituire al protagonista quella profondità che c’è stato modo di apprezzare negli altri film.

Alcune tematiche delle precedenti pellicole ritornano: l’amicizia e il rapporto con la propria famiglia, il delicato equilibrio che bisogna costruire tra progetti personali e aspettative degli altri, così come il grande interrogativo legato alla ricerca del proprio posto nel mondo. La riluttanza di Po nell’accettare il fatto di passare da Guerriero Dragone a guida spirituale della valle, quindi ad andare quasi “in pensione”, è un punto di partenza un po’ inaspettato, un’esigenza mai emersa prima: sarebbe stata l’occasione per aprire a numerosi sviluppi.. Possibilità, purtroppo, non sfruttate fino in fondo. Anche solo approfondire maggiormente le insicurezze e gli interrogativi del protagonista prima di affrontare questo passo avrebbe sicuramente permesso al pubblico adulto di sentirsi più coinvolto (senza renderla una pellicola “pesante” per i più piccoli).

Pur trattandosi di una sceneggiatura dal finale molto scontato, lascia spazio per tratteggiare con discreta profondità i tre protagonisti: c’è modo di conoscere la nuova arrivata, qualche tratto del carattere del panda rimasto finora nascosto e una nuova cattiva senza scrupoli. Anche nelle tecniche di animazione e nella colonna sonora (firmata dal due volte premio Oscar Hans Zimmer) si conferma l’elevata qualità tecnica raggiunta dalla Dreamworks, senza però segnalare originalità. Insomma, davvero un film d’animazione ben fatto. Nel contempo, è anche un’occasione mancata che si accontenta di far ridere il pubblico, senza riuscire a coinvolgere fino in fondo gli spettatori adulti e senza particolari novità nelle tecniche di animazione.

Per la versione estesa della recensione: https://familycinematv.it/recensioni/kung-fu-panda-4/

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