Caffè & brioche

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Da un aparte, come cittadino, l'idea che le nostre tasse vengano utilizzate per un nuovo stadio fa venire l'orticaria. Dall'altra, però, fa venire l'orticaria pure andare al Bentegodi a vedere una partita di pallone, soprattutto dopo aver visto certi stadi in giro per il mondo. Uno stadietto bello nuovo, a costo ridotto per i cittadini veronesi: questo il sogno.

Quello di cittadinanza è uguale in ogni parte d'Italia. Ma essere povero a Polistena, montagne calabre, ed esserlo a Milano è ben differente a causa del differente costo della vita. Così, giusto per farlo capire a chi sta promuovendo l'autonomia regionale e quel che costei può e deve fare in certi casi

«Maria...». «Dimme». «No me also dal leto, son ancora soto scioc, come dise el quotidiano locale, par el buteloto che l'è 'ndà con la motocross sulle scale della nostra cesa de Monteforte». «No Toni, àlsate. I là catà. Il cerchio si stringeva, gli inquirenti erano sulle sue tracce, i dise». «Meno mal, no riusciva pì a dormir la note...».

Una motocross ha usato la grande scalinata della chiesa di Monteforte per divertirsi su e giù dalle scale. Filmato, ha provocato grande scandalo in tutti coloro che si sono chiesti se non ne aveva altre, il mentecatto (e grande invidia negli appassionati di motocross...)

L'unica grande perplessità che emerge dalla storiacca del rinnovo della soprintenza areniana, laddove il consiglio di gestione s'è spaccato in due e ha riconfermato la pur brava Cecilia Gasdia, ma in disaccordo con i desiderata del sindaco, è che appare poco "sinfonica" la gestione di una simile istituzione cittadina in contrasto con l'amministrazione della città. Tutto qui.

Si dice che, una volta entrati nell'ambiente scolastico a lavorare, non ne esci nemmeno se dormi dal primo all'ultimo minuto di lavoro. A meno che una sentenza di condanna... E invece è notizia di ieri che un bidello a Roma ha continuato a lavorare per 25 anni in una scuola elementare nonostante le sentenze di condanna per... pedofilia. Ma il ministero? Ma i sindacati? Ma i colleghi?

Caro ministro dell'Interno Piantedosi, ma cos'ha nella testa, e nel cuore? Come fa, davanti alle atroci morti dei migranrti in mare, a definire irresponsabili i genitori – magari morti – che portano i loro figli sui barconi... a farsi una gita in Calabria, piuttosto che ai giardinetti? Non pensa che qualsiasi genitore al mondo preferirebbe portare i propri figli a Gardaland piuttosto che in mezzo al mare in tempesta su un barcone? Ha una vaga idea del perché quelle famiglie sfidino la morte pur di venire qui? A naso, no.

Felicità / è riattaccare nella sede / il ritratto di Enrico / la felicità! (però va ritoccato: ci vogliono i capelli di Pannella...)

Che sensazione, sfogliare i Verona fedele di 50 anni fa! Sembra passata un'era geologica, interi mondi che non esistono più. Ma penso che pure nel 1973, con i "capelloni" per strada, le auto "fornite di appoggiatesta di serie!" e lettere di credito della Cassa di Risparmio che ti aprivano "ogni porta del mondo", sarebbe risultato straniante immergersi nelle cronache del 1923, quando si portavano le ghette, Mussolini non era ancora il Duce e in America si andava via nave, con viaggi allucinanti e quasi sempre senza ritorno.

Oggi si festeggia un anno dal celebre articolo del celebre direttore de Il Fatto (nel senso di cosa accaduta, nessuna connessione con l'uso di stupefacenti), Marco Travaglio, che dichiarava come fake new di stampo americano l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. Per fortuna che non c'è stata tale invasione e che era tutta una bufala, come aveva ben intuito Travaglio. Sennò sai che guerra...