Lavagno - San Martino Buon Albergo. Tangenziale Sud: mega-lavori per una mega-chiusura

L’entrata e l’uscita della tangenziale Sud all’altezza di Vago di Lavagno sono state chiuse il 9 dicembre. Riapriranno entro maggio... 2023. Ventotto mesi di tempo sono stati infatti preventivati dalla proprietaria della strada, l’Autostrada Brescia-Padova spa, per realizzare la corsia di emergenza sulla Serenissima, ora mancante, e ampliare le carreggiate della tangenziale, che nel tratto di Vago diventerà temporaneamente sede della strada a pedaggio.   
Una finestra piuttosto lunga per un cantiere annunciato ai sindaci di Lavagno e San Martino Buon Albergo soltanto lo scorso 18 novembre. «Quel giorno ci hanno comunicato che il 2 dicembre sarebbero iniziati i lavori: abbiamo scritto subito alla società Autostrade per chiedere un tavolo di confronto, coinvolgendo anche la Provincia, e ottenendo lo slittamento di una settimana per informare la popolazione», fa sapere il sindaco di Lavagno, Marco Padovani.
Si è corsi ai ripari domandando ad Autostrade di potenziare la segnaletica che evidenzia le deviazioni e di fornire degli ausiliari del traffico per informare gli automobilisti del cambiamento. Il nodo di Vago, infatti, è cruciale non solo per chi arriva dalle valli di Mezzane e Illasi, ma impatta su tutto l’Est veronese. La chiusura della tangenziale porterà necessariamente più traffico sulla Porcilana, già molto utilizzata per la direttrice San Bonifacio-Verona. «Il rischio di fare un po’ di colonna c’è, ma con la collaborazione di tutti speriamo di ridurre al minimo i disagi – dice Padovani –. Per sgravare il traffico sulla Porcilana, noi sindaci con l’appoggio della Provincia abbiamo chiesto di consentire il passaggio gratuito dei pendolari dal casello autostradale di Soave a quello di Verona Est: società Autostrade si è detta disponibile a vagliare l’ipotesi, ma la decisione spetta al ministero dei Trasporti».
I primi giorni di rodaggio della nuova viabilità sono partiti con una discreta tenuta, salvo nelle ore di punta; aiuta di certo il minor volume di traffico, complice il Covid-19, che ha imposto lo smart working a molti lavoratori, quando possibile.
La viabilità alternativa interessa la zona delle Quattro strade, usata da molti per prendere l’imbocco della tangenziale a San Giacomo, ora chiuso; il nuovo percorso va verso la bretellina della Sp10, in via Carrozza, per fluire poi nella Porcilana. Altre zone calde sono le rotatorie di ingresso all’abitato di Vago, a sud e a est, dove stazionano delle pattuglie di Polizia locale. «Chi vuole prendere la tangenziale ora deve andare in Porcilana, ma non abbiamo posto divieti di entrata a Vago per non mettere in difficoltà le attività commerciali, già provate da quest’anno di pandemia», precisa il sindaco. «Siamo stati rassicurati anche sulla durata dei lavori: i 28 mesi sono un margine ampio, perché i necessari interventi sulla ferrovia (sarà demolito e rifatto un ponte, ndr) dovranno essere effettuati prevalentemente di notte; società Autostrade comunque si è impegnata a essere più celere possibile», aggiunge.
Confida sulla pazienza dei cittadini, ma soppesa le inevitabili ricadute pure il sindaco di San Martino Buon Albergo, Franco De Santi. «L’intervento cambia l’equilibrio viario e in generale si prospetta un aumento del traffico sulla Porcilana verso San Martino e anche più a nord, per chi proviene da San Giacomo, che era già un punto caldo», dice.
C’è inoltre un ulteriore progetto che investirà il paese a partire dal prossimo anno: la Tav. «Sono già stati posti i transennamenti e la procedura è iniziata sul territorio, dov’è prevista una galleria di 1,5 chilometri all’altezza del casello dell’autostrada, con uscita in località San Domenico – informa De Santi –. Abbiamo sempre manifestato la nostra contrarietà alla posizione del tracciato, troppo a ridosso del centro abitato, ma ci è stato detto che non è possibile modificarlo per questioni tecniche; l’unica cosa che abbiamo potuto fare, quindi, è stato chiedere di mitigare l’impatto dell’opera, dai monitoraggi di falde acquifere e qualità dell’aria alla messa in sicurezza di strade e alla riduzione delle vibrazioni».