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Avviato il restauro dell’organo: si cercano fondi per coprire le spese

di EMILIO BOARETTO

Fumane si mobilita per riportare all'antico splendore lo strumento risalente al 1914 

Parole chiave: Organo (1), Parrocchie (64), Fumane (5), Restauri (4)
Avviato il restauro dell’organo: si cercano fondi per coprire le spese

di EMILIO BOARETTO

“L’organo è certamente il più grande, il più ardito, il più magnifico di tutti gli strumenti creati dal genio. È un’intera orchestra da cui un’abil mano tutto può domandare, tutto ottenere”, scriveva Balzac. E proprio per questa sua insita magnificenza la parrocchia di Fumane ha dato il via alle operazioni per il restauro dello storico organo Farinati che per più di un secolo ha accompagnato solennemente un numero infinito di celebrazioni.
Cinquantotto tasti, 1.132 canne, una pedaliera a 27 leve e un mobile di ciliegio che ne custodisce l’anima: la consolle. L’organo in questione è uno dei 38 costruiti dalle sapienti mani del lupatotino Domenico Farinati e risale al 1914 e da quell’anno non ha mai ricevuto modifiche a esclusione del sistema di caricamento dei mantici che prima era manuale e poi è stato sostituito da un elettroventilatore.

Un progetto tanto ambizioso quando dispendioso (ci si aggira intorno ai 90mila euro) che per metà è stato finanziato dalla Conferenza episcopale italiana. Per la parte rimanente Stefania Ugolini con il Consiglio pastorale parrocchiale si sono presi in carico l’impegno di provvedere alla raccolta fondi necessaria per l’ultimazione del restauro. «Sono molto entusiasta di questa iniziativa – spiega il parroco don Emanuele Novelli –. Questo restauro non è solamente un’opera di manutenzione fine a sé stessa, ma è anche un’occasione per mettere in risalto un pezzo che potremmo dire quasi unico, visti i pochi esemplari presenti nella nostra provincia».
«Non solo – continua don Novelli – la cifra importante investita per questo progetto è anche un modo per rilanciare l’immagine della nostra parrocchia e dare un ulteriore stimolo alle future generazioni nel conoscere e riconoscere il patrimonio artistico che si nasconde anche nelle realtà più piccole come Fumane; un modo per far rivivere la tradizione e incentivare i giovani a dar valore a ciò che ci è stato lasciato in dono da chi è venuto prima di noi». Al momento, l’organo è già stato accuratamente rimosso e trasferito a Volta Mantovana presso la ditta “Micheli organi a canne” che dal 2020 si sta occupando del restauro minuzioso di tutte le parti dello strumento.

C’è inoltre una piccola, ma curiosa scoperta da segnalare: quando l’organo è stato smontato, sono state rinvenute pagine del nostro settimanale: copie di Verona Fedele del 1914 che fino a oggi erano nascoste tra le pareti interne dei canali porta-vento dello strumento. In attesa del completamento del restauro, in parrocchia si sta provvedendo all’installazione di un cappotto esterno isolante così da stabilizzare la temperatura dell’abside in cui sarà ricollocato lo strumento, in modo da prevenire il più possibile futuri malfunzionamenti dovuti agli sbalzi di temperatura. Chi volesse sentirsi parte integrante di questa iniziativa potrà fare una donazione al seguente link di GoFund: https://bit.ly/3wLGSKR o prendere contatti con don Novelli.

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