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Arena tra tradizione, innovazione e tagli ai cachet

Si accenderanno la sera del 22 giugno le candeline del pubblico in occasione della prima della stagione lirica in Arena che quest'anno vedrà rappresentata Carmen di Bizet. il 96° Festival è stato presentato stamani in sala Arazzi dal presidente della Fondazione Arena, il sindaco Federico Sboarina, e dal sovrintendente e direttore artistico, Cecilia Gasdia. Nel cartellone anche Aida, Turandot, Nabucco e Il Barbiere di Siviglia. Ultima rappresentazione il 1° settembre.

Arena tra tradizione, innovazione e tagli ai cachet

Un cartellone ricco di 47 serate dove la tradizione dei classici areniani quali Aida, CarmenTurandot e Nabucco si coniuga con il rossiniano Il Barbiere di Siviglia e con gli spettacoli Roberto Bolle and Friends (che avrà delle novità ancora top-secret ma è già sold out) e Verdi Opera Night. Interpreti di fama internazionale quali Leo Nucci convinto dal sovrintendente Gasdia a tornare sul palcoscenico areniano per interpretare Figaro nel Barbiere o Daniel Oren che dirigerà alcune rappresentazioni sia di Aida che di Turandot e de Il Barbiere di Siviglia ai quali si affiancheranno giovani talenti al debutto nell'anfiteatro scaligero.

il 96° Opera Festival dell'Arena di Verona è stato presentato stamani nella sala Arazzi di palazzo Barbieri, sede comunale, con significativamente seduta attorno al tavolo tutta "la squadra" della direzione artistica, capitanata dal sovrintendente (così vuole essere chiamata, al maschile, ndr) e direttore artistico Cecilia Gasdia con la quale il neopresidente della Fondazione Arena di Verona, il sindaco Federico Sboarina, si è complimentato per «aver fatto un lavoro egregio. Del resto fa parte di questo mondo da sempre» (infatti è un soprano lirico, ndr)

«Siamo all'anno zero – ha esordito Sboarina – e questo è il primo cartellone del nuovo management, dopo lo scongiurato pericolo del fallimento». Il piano di risanamento non è ancora terminato, per questo anche quest'anno bisogna prestare più di un occhio al bilancio, essendoci degli obiettivi da rispettare. «Abbiamo chiesto e ottenuto dagli artisti impegnati di ridursi il cachet» ha rivelato il presidente della Fondazione Arena, il quale ha sottolineato il rientro della Camera di Commercio scaligera nel Consiglio di indirizzo della Fondazione e la new-entry di Cattolica assicurazioni, «nella logica di un gioco di squadra necessario per rilanciare il nostro gioiello che ci fa riconoscere in tutto il mondo. Vorrei che questo orgogio entrasse nelle vene di ogni veronese», ha auspicato in conclusione il primo cittadino.

«È il coronamento di un grande sogno – ha esordito un'emozionata Cecilia Gasdia, dopo aver presentato "la squadra" seduta attorno al tavolo –. Questa stagione è frutto di scelte eccezionali e del lavoro di squadra e vedrà grandi star affiancate a giovani talenti». Infatti il 30% degli artisti scritturati sono al debutto nell'anfiteatro. Canterà un decano della lirica, il 76enne Leo Nucci, ma anche una "mascotte" 20enne.

Quindi è passata a presentare il nutrito programma con i principali interpreti concludendo con un: «Ringrazio tutti, ce la faremo!» che fa davvero ben sperare non solo gli amanti della lirica, ma tutti coloro che vogliono bene a Verona, di cui l'Arena costituisce il simbolo indiscusso che fa conoscere la città in tutto il mondo.

(Foto Ennevi Un ampio servizio sarà pubblicato sul numero di Verona Fedele del 29 aprile)

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