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La scomparsa di Flavio Roberto Carraro, il vescovo cappuccino

È deceduto nella serata di venerdì 17 giugno a Conegliano, nell'infermeria dei frati cappuccini dove risiedeva dal 2017, padre Flavio Roberto Carraro, vescovo di Verona dal 1998 al 2007. Aveva 90 anni e da alcuni giorni le sue condizioni si erano aggravate a causa di una polmonite. Il cordoglio del vescovo Zenti e della diocesi

La scomparsa di Flavio Roberto Carraro, il vescovo cappuccino

Con la sua affabilità, i suoi modi delicati e paterni aveva conquistato tutti. Pur essendo vescovo, aveva chiesto di essere chiamato padre e di continuare ad indossare il saio francescano. Padre Flavio Roberto Carraro, 90 anni compiuti il 3 febbraio scorso, è morto nella serata di venerdì 17 nell'infermeria dei frati cappuccini a Conegliano (Treviso) dove risiedeva dal 2017. Alcuni giorni fa era stato colpito da polmonite e le sue condizioni si sono aggravate fino al decesso. La sua scomparsa ha suscitato un vivo cordoglio e un'intensa preghiera di suffragio nella comunità diocesana, a partire dal vescovo Giuseppe Zenti, consacrato nell'episcopato proprio da Carraro nel 2004 e divenuto il suo successore tre anni dopo sulla cattedra di San Zeno.

Nato a Sandon di Fossò (provincia di Venezia e diocesi di Padova), all'età di dieci anni entrò nel Seminario serafico di Rovigo e sedicenne iniziò il noviziato a Bassano del Grappa. Il 15 agosto 1949 la prima professione nell'Ordine dei frati minori cappuccini e il 25 marzo 1953 nella chiesa di San Leopoldo, a Padova, emise i voti perpetui. Fu ordinato sacerdote dal patriarca di Venezia card. Angelo Giuseppe Roncalli (il futuro papa Giovanni XXIII, oggi santo) nella basilica di San Marco il 16 marzo 1957. Conseguì la licenza in Teologia spirituale alla Pontificia Università Gregoriana e quella in Sacra Scrittura al Pontificio Istituto Biblico. Fu direttore dello Studio teologico di Venezia (1966-70), rettore del Collegio internazionale San Lorenzo (1970-72), quindi vicario (1972-75) e poi provinciale della Provincia Veneta dei frati cappuccini (1975-1982). Il 9 giugno 1982 venne eletto ministro generale dei cappuccini, incarico che mantenne per due mandati, ovvero per 12 anni. L'8 giugno 1996 papa Giovanni Paolo II lo elesse vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro e venne ordinato nella Cattedrale aretina il 7 agosto dal cardinale Silvano Piovanelli, arcivescovo di Firenze. Come motto episcopale scelse il versetto evangelico delle nozze di Cana: "Fate quello che Gesù vi dirà" (Gv 2,5). Dopo neppure due anni alla guida della diocesi toscana, il 25 luglio 1998 il Papa lo trasferì a Verona dove fece il suo ingresso il 3 ottobre. I suoi quasi nove anni di episcopato nella Chiesa di San Zeno furono caratterizzati da tre grandi eventi: la celebrazione del Grande Giubileo del 2000, il Sinodo diocesano (2002-05), il Convegno ecclesiale nazionale con la venuta a Verona di papa Benedetto XVI il 19 ottobre 2006.

A livello nazionale, padre Carraro dal 2000 al 2006 fu presidente della Commissione episcopale della Cei per l'evangelizzazione  dei popoli e la cooperazione tra le chiese. Conferì l'ordinazione episcopale a mons. Giuseppe Zenti, vescovo di Vittorio Veneto, l'11 gennaio 2004, e fu vescovo conconsacrante alle ordinazioni episcopali di Mario Zenari, Giuseppe Pasotto e Claudio Gugerotti. Il 16 gennaio 2005 fu il primo vescovo di Verona a visitare la sinagoga cittadina. Durante il suo episcopato dimostrò sempre una particolare attenzione nei confronti delle situazioni di povertà, disagio e sofferenza. Quale segno di carità a ricordo del Grande Giubileo sorse, grazie a una eredità, una Casa dopo di noi per disabili psichici a Palazzolo di Sona. Così pure tutti gli anni partecipò al pellegrinaggio diocesano dell'Unitalsi a Lourdes. In parecchie immagini lo si vede spingere personalmente le carrozzine dei pellegrini impossibilitati a camminare.

Nel periodo del suo episcopato in terra scaligera vennero canonizzati i beati Giovanni Calabria (18 aprile 1999) e Daniele Comboni (5 ottobre 2003) e beatificati i venerabili Zefirino Agostini (25 ottobre 1998), Maria Domenica Mantovani (27 aprile 2003) e Maria Pia Mastena (13 novembre 2005).

Resse la Chiesa di san Zeno fino al 30 giugno 2007, quando diede il suo saluto alla comunità diocesana e contemporaneamente consegnò il pastorale nelle mani del suo successore, il vescovo Giuseppe Zenti. Si ritirò dapprima nel convento annesso al santuario di Santa Maria dell'Olmo, a Thiene (Vicenza), quindi a Conegliano dove è tornato tra le braccia del Padre.

(Nella foto di Luigi Consiglio padre Flavio Roberto Carraro durante la sua ultima Messa da lui presieduta nella Cattedrale di Verona l'8 settembre 2016, festa della Madonna del Popolo, in occasione del ventesimo anniversario di episcopato)

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