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Don Giovanni Calabria un faro di santità

Un ricco calendario di eventi di carattere religioso e culturale dal 25 settembre all'8 ottobre suggellerà l'anno giubilare calabriano, in occasione del 150° anniversario della nascita di don Giovanni Calabria, un santo che amava Verona

Don Giovanni Calabria un faro di santità

L’8 ottobre 1873 in una poverissima soffitta del centro cittadino nasceva Giovanni Calabria, futuro santo e “campione di evangelica carità” come lo definì papa Pio XII subito dopo la sua morte nel 1954. Per celebrare il 150° anniversario della sua nascita, il prossimo 8 ottobre la chiesa di San Zeno in Monte, magnifica terrazza sulla città dove don Calabria abitò per oltre 40 anni e che ancora oggi è la sede dell’Opera da lui fondata, verrà eretta a santuario diocesano “San Giovanni Calabria” dal vescovo di Verona mons. Domenico Pompili.

Ma quello sarà solo il momento finale di un fitto calendario di eventi, organizzati con il patrocinio del Comune e della Diocesi di Verona, che hanno l’obiettivo di far riscoprire ai veronesi la vita e la spiritualità del prete che con la sua umiltà e semplicità seppe entrare nel cuore di tante persone diventando vero e proprio “faro di santità”. Il programma è stato presentato stamattina in conferenza stampa a Palazzo Barbieri in Sala Arazzi, alla quale sono intervenuti don Massimiliano Parrella, Casante dell’Opera Calabriana; Marta Ugolini, assessora alla Cultura del Comune di Verona; fratel Lino Busi, responsabile del comitato organizzatore degli eventi.

Il primo appuntamento è lunedì 25 settembre alla Gran Guardia con la tavola rotonda “Verona e Giovanni Calabria, una storia di passione e fedeltà” (ingresso libero alle 17) con interventi di mons. Pompili, Stefano Zamagni (economista, Università di Bologna), padre Massimiliano Parrella (superiore generale dell’Opera calabriana), Gian Paolo Marchi (già professore ordinario Università di Verona). Sarà l’occasione per un approfondimento sul ruolo che don Calabria ebbe per la città a livello sociale, economico e religioso. Mercoledì 27 settembre a San Zeno in Monte si parlerà di quelle che don Calabria definiva “le perle dell’Opera”, cioè le persone in difficoltà a causa della povertà, della malattia e del disagio. Per l’occasione dialogheranno i responsabili delle principali attività sociali e sanitarie dell’Opera a Verona con i rappresentanti delle istituzioni.

Un evento dedicato alle famiglie e ai bambini è quello di sabato 30 settembre, quando il Piccolo Coro dell’Antoniano si esibirà al Teatro Filarmonico (info per i biglietti su www.doncalabria.org ). Prima del concerto ci sarà un emozionante collegamento in diretta con i bambini di una missione dell’Opera in Kenya, in rappresentanza di tutti i bambini ancora oggi accolti e sostenuti nel nome di don Calabria nel mondo.

Altra novità di rilievo è la Web App “Amata Verona. Un santo e la sua città” che sarà inaugurata sabato 7 ottobre. Si tratta di un percorso turistico-spirituale attraverso nove luoghi decisivi per la vita di don Calabria, dalla casa natale in Vicolo Disciplina, dietro Piazza Bra, fino alla chiesa di Sant’Anastasia dove vennero celebrati i funerali, per terminare sulla terrazza panoramica di San Zeno in Monte. In prossimità dei luoghi significativi c’è una tabella con QR Code che permette a chiunque di seguire il percorso sul telefono accedendo a informazioni, mappa, foto e video d’epoca (nei prossimi giorni andranno in onda su Telepace tre trasmissioni di approfondimento sui luoghi della WebApp). Per il giorno dell’inaugurazione sarà possibile effettuare la visita a piccoli gruppi. I luoghi saranno aperti e visitabili con accoglienza a cura della Famiglia Calabriana in partnership con la Fondazione Verona Minor Hierusalem (iscrizione sul sito www.doncalabria.org).

Gli eventi si concluderanno, come detto, domenica 8 ottobre con la celebrazione a San Zeno in Monte, la tradizionale benedizione della città dalla terrazza e l’erezione a santuario con diretta televisiva su Telepace. Per l’occasione è prevista anche l’emissione di uno speciale francobollo di Poste Vaticane e un annullo filatelico di Poste Italiane. Sul piano strettamente religioso, inoltre, la tradizionale novena in preparazione alla festa verrà vissuta con diverse celebrazioni previste in varie chiese della città. L’inaugurazione sarà venerdì 29 settembre con il vespro solenne in Cattedrale.

Infine durante queste giornate sarà allestita la mostra itinerante “Terra&Sangue”, con sette reliquie di don Calabria che accompagnano i visitatori in un percorso sulla sua spiritualità. Nei mesi scorsi la mostra ha percorso migliaia di chilometri con più di 130 allestimenti in tutte le missioni calabriane del mondo. Terra&Sangue sarà esposta all’ospedale di Negrar il 26 e 27 settembre, al Centro Polifunzionale Don Calabria di via San Marco, a Verona, il 28 settembre e poi nelle varie chiese dove si terranno le successive celebrazioni. Il 7 e 8 ottobre la mostra sarà allestita a San Zeno in Monte.

«In questi mesi ho visitato molte delle nostre missioni – ha detto don Massimiliano Parrella, il Casante che da un anno è alla guida dell’Opera – e ho toccato con mano l’affetto profondo e la venerazione che la gente ha nei confronti di don Calabria in tanti luoghi lontani. Ora per noi è una gioia concludere questo percorso del 150° a Verona, condividendo e in un certo senso restituendo ai veronesi la vita e la ricchezza spirituale del nostro fondatore che amava visceralmente questa città».

Per il Casante non si tratta solo di una commemorazione che guarda al passato. «Io credo che don Calabria abbia molto da dire ancora oggi su temi come l’accoglienza, la carità, il rispetto umano, la fede, il dialogo… la sua attualità è sconcertante di fronte alla crisi che stiamo attraversando ed è anche per questo che abbiamo cercato di raccontarlo con strumenti nuovi. Mi riferisco al Podcast in 5 puntate che sarà disponibile dai primi di ottobre sulle principali piattaforme web, ripercorrendo la sua vita con tante testimonianze ed emozionanti sorprese».

Oggi la Famiglia calabriana è ufficialmente presente in tredici Paesi, con 400 religiosi e religiose affiancati da 7.000 collaboratori impegnati principalmente in attività sanitarie, sociali, educative e pastorali nelle periferie del mondo. Il cuore dell’Opera è ancora a Verona, dove oltre alla Casa Madre di San Zeno in Monte ci sono importanti case filiali quali l’Irccs Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar, il Centro Polifunzionale Don Calabria, la Comunità San Benedetto e molte altre realtà.

«Le iniziative sono tante anche perché sono tanti i destinatari che vorremmo raggiungere, perciò abbiamo pensato ad eventi capaci di parlare ad un pubblico molto variegato – ha detto fratel Lino Busi, religioso dell’Opera e responsabile del comitato organizzatore – quello che ci sta a cuore è riuscire a condividere come un vero e proprio dono la bellezza spirituale di don Calabria, ma anche la bellezza dei luoghi dove egli è vissuto. Penso in particolare a San Zeno in Monte, che offre una visuale splendida sulla città e sarà il punto d’arrivo del percorso della Web App. Vorrei infine sottolineare che questi eventi sono il risultato di un grande gioco di squadra e ringrazio tutti coloro che ci hanno sostenuto fattivamente nella loro organizzazione, a partire dalla Diocesi e dal Comune di Verona».

Tutte le informazioni aggiornate sugli eventi del 150° si possono trovare sul sito www.doncalabria.org.

(nella foto da sinistra don Massimiliano Parrella, Marta Ugolini e fr. Lino Busi)

Fonte: Comunicato stampa
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