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Il vescovo Domenico benedice gli anziani in ospedale

di REDAZIONE
Mons. Pompili in visita alla cittadella della salute di Borgo Trento, dove le Geriatrie hanno nuovi spazi

Il vescovo Domenico benedice gli anziani in ospedale

di REDAZIONE
Le persone fragili hanno nuovi spazi tra le mura nella cittadella della salute di Borgo Trento. Dalla scorsa primavera, i reparti di Geriatria A e B sono stati trasferiti nel padiglione 13, davanti al Polo Confortini, utilizzati durante l’emergenza Covid. Qui si è recato stamattina il Vescovo su invito del direttore generale dell’Azienda ospedaliera universitaria integrata Callisto Bravi
Ad accogliere mons. Domenico Pompili, tra gli altri, sono intervenuti i due primari, Vincenzo Di Francesco (Geriatria A) e Mauro Zamboni (Geriatra B), oltre a caposala, cappellani ospedalieri, personale sanitario in servizio e il comandante della Stazione di Parona dei Carabinieri, Vincenzo Riggio.
Il vescovo ha officiato una breve cerimonia di benedizione in ognuno dei due nuovi reparti di Geriatria e subito dopo ha visitato gli anziani ricoverati. Alla benedizione è seguita la recita della preghiera di chi sta accanto al malato
«È un bene che la vicinanza ai malati abbia questi livelli di efficienza e assistenza, e sono particolarmente contento che questo avvenga in una struttura pubblica», ha detto Pompili. «Non deve sembrare singolare notare che la fede cristiana, che ci rimanda alla dimensione spirituale della vita, sia però strettamente congiunta con la cura dei corpi – ha aggiunto –. Gesù stesso non è stato solo un grande predicatore ma è stato anche un taumaturgo perché il cristianesimo è tutt'altro che una spiritualità avulsa dal concreto». 
Era la prima volta che il Vescovo si recava in visita all’azienda. «Abbiamo scelto le Geriatrie, qui curiamo le sofferenze delle persone più fragili e lo facciamo in reparti moderni con grande confort anche alberghiero», ha sottolineato Bravi. «C’è una particolare sintonia con monsignor Pompili proprio sul tema del cristianesimo come dottrina incarnata e non solo come dimensione spirituale», ha rimarcato.  
Il trasferimento dall’ex Geriatrico è avvenuto per dare miglior confort ai pazienti. Dalle vecchie stanze a 6 letti, si è passati ora ad ambienti da 1 o 2 letti, fino a un massimo massimo 3; ogni stanza è dotata di bagno. Ogni reparto, oltre al primario, conta 10 medici e circa 40 fra infermieri e operatori socio sanitari.  
Geriatria B, diretta dal professor Zamboni, ha 32 posti letto e 7 nella terapia semintensiva. Infatti la sua specializzazione è accogliere gli acuti e le emergenze dal pronto soccorso essendo dotata di ventilazione assistita, monitoraggio pazienti multiparametrico, telecamere 24 ore su 24, circolo dell’aria per ridurre le infezioni. Al reparto afferiscono gli studenti della Scuola di specializzazione universitaria diretta dal prof Zamboni, che ha una media di 15 iscritti l’anno. Invece Geriatria A, diretta dal dottor Di Francesco, ha 35 posti letto di cui 5 per la specializzazione di Ortogeriatria, cioè la struttura che si occupa degli anziani con fratture al femore. Questi pazienti vengono trasferiti qui dopo l’intervento chirurgico, per essere seguiti nella degenza postoperatoria in collaborazione con il team di fisioterapisti. 

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