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Convegno in Provincia sulla medicina di genere

Si svolgerà nella mattinata di venerdì 19 presso la Loggia di Fra' Giocondo al Palazzo Scaligero il convegno sulla medicina di genere promosso dalla Commissione pari opportunità della Provincia di Verona. Durante i lavori verranno resi noti anche i dati sulla cosiddetta contraccezione d'emergenza (pillola del giorno dopo e dei cinque giorni dopo, ovvero Norlevo ed EllaOne) nel Veronese e sul suo impatto sulla salute femminile.

Convegno in Provincia sulla medicina di genere

Rendere le donne “protagoniste della propria salute”. È l'obiettivo del convegno su "La medicina di genere, importanza dell'informazione e della prevenzione", promosso dalla Commissione Pari Opportunità della Provincia presieduta da Silvia Zenati (nella foto la seconda da sinistra), di intesa con Federfarma Verona.
L’appuntamento è il 19 ottobre, dalle 9.30, nella Loggia di Fra’ Giocondo, e si ispira ai principi del Manifesto della salute della donna 2016, secondo il quale «tutelare la salute della donna significa tutelare la salute di un’intera comunità», evidenzia Zenati, e a quelli della legge 3/2018, «che invita a predisporre un piano per la medicina di genere mediante divulgazione, formazione e indicazione di pratiche sanitarie che tanto nella ricerca, quanto nella prevenzione, diagnosi e cura tengano conto delle differenze derivanti dal genere, per garantire la qualità e appropriatezza delle prestazioni erogate dal Servizio sanitario nazionale in modo omogeneo sul territorio nazionale».
Da qui la giornata aperta a enti locali, realtà socio-sanitarie, femminili e scolastiche, formatori e cittadini, alla quale interverranno: Arianna Capri, vice-presidente Federfarma Verona, che in anteprima presenterà i risultati di un’indagine sull’approccio e consumo della contraccezione d'emergenza a Verona; Elena Ramilli, ginecologa della Società italiana procreazione responsabile (sull’uso consapevole dei farmaci interferenti con il dosaggio ormonale fisiologico delle giovanissime) e, fra le altre, Daniela Marcer, del Diparimento prevenzione dell’Ulsss 9 Scaligera
«Nelle scuole primarie scaligere Federfarma ha proposto un iter di formazione ai giovani che cominciano a porsi domande sulla sessualità – anticipa la consigliera Nadia Segala – per sensibilizzare in via preventiva sulle malattie sessualmente trasmissibili. Soprattutto tra le ragazze, oggi più preoccupate di una gravidanza indesiderata, quindi propense a ricorrere alla pillola del giorno pur non conoscendo tutti i possibili effetti, che a tutelare la propria salute da infezioni o altri rischi legati all’inopportuna assunzione di certi farmaci».

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