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Anziani e assistenza: la rivoluzione del Pnrr

di REDAZIONE

Adoa fa il punto della situazione per il post-pandemia. Arrivano i soldi per cambiare l’assistenza agli anziani: è il momento di mette in rete energie e idee

Persona anziana  e giovane operatrice socio-sanitaria a braccetto fanno "ok" con la mano

di REDAZIONE

La pandemia ha messo a nudo la necessità di ripensare meglio i servizi di cura territoriali, ricentrandoli sui bisogni delle persone, specialmente quelle più fragili. In un contesto che, dal febbraio 2020, ha stravolto la normalità di ospedali, case di riposo e medici di famiglia a causa del nuovo Coronavirus, occorre guardare a nuove modalità di interventi. Lo stimolo arriva dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, che punta a finanziare con fondi europei l’assistenza socio-sanitaria territoriale, potenziando l’assistenza domiciliare, le cure intermedie e la telemedicina. Starà alle Regioni presentare dei progetti per spendere bene questi soldi. Come? Proposte concrete sono state avanzate al convegno promosso da Adoa (Associazione diocesana opere assistenziali) insieme a enti locali e realtà di assistenza, medici e ateneo scaligero. Una rete di attori che chiede di valorizzare le buone pratiche già esistenti nel Veronese, affinché non si sprechi l’occasione di costruire un vero welfare di comunità. I fondi arriveranno dall’alto, ma è dal basso che si potrà fare la differenza: ascoltando chi, ogni giorno, si occupa di cura.
Tutto sul numero di Verona Fedele del 12 dicembre 2021, disponibile i parrocchia e in edicola.

(Foto Ocskaymark@123RF.com)

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