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L'Hellas strega il Benevento: 3-0 in trasferta

di ALBERTO MARGONI

Un Verona in gran spolvero vince facile per 3-0 contro un Benevento impaurito in difesa e inconsistente in attacco. Gialloblù in gol al 24' con Faraoni di testa su cross di Lazovic; raddoppio al 34' su clamorosa autorete di testa di Foulon che non era pressato da avversari e primo gol in maglia gialloblù per Kevin Lasagna abile al 50' a sfruttare un errore di Glik, entrare in area e battere a rete. Palo di Barak.

L'Hellas strega il Benevento: 3-0 in trasferta

di ALBERTO MARGONI

Sin troppo facile, si direbbe guardando da lontano il 3-0 ottenuto in trasferta dall’Hellas sul campo del Benevento. In realtà sarebbe meglio dire che è andato tutto alla perfezione: difesa attenta e implacabile nel non concedere nulla ai tutt’altro che irresistibili attaccanti di Inzaghi; centrocampo in grande spolvero con Veloso a dettare i tempi di gioco e due ali come Lazovic e Faraoni che nel primo tempo hanno fatto il bello e il cattivo tempo. Se a questo si aggiungono due clamorosi svarioni dei difensori campani (e certi errori sono indice di mancanza di tranquillità per una formazione che non vince da nove partite) e l’abilità di Kevin Lasagna nello sfruttare da par suo il secondo di questi errori, si ha un quadro più oggettivo e completo della situazione. Con una classifica che vede i gialloblù salire all’ottavo posto a quota 38 punti, superando di due lunghezze il Sassuolo, e con la terza miglior difesa del campionato con 27 gol subiti, dietro solo a Juventus (20) e Inter (24) ma entrambe con una partita in meno.

Nel Verona Juric attua un mini turnover schierando inizialmente in difesa Ceccherini, Magnani e Günter; con Veloso e Tameze a centrocampo, Lazovic all’ala preferito a Dimarco. Tra i campani insieme agli ex Ionita e Hetemaj, Lapadula unica punta con Insigne e Sau a supporto, preferiti a Viola e Caprari. Squalificato Barba, al centro della difesa Pippo Inzaghi schiera la coppia Caldirola-Glik. Dirige Ayroldi di Molfetta.

Al 7’ Günter anticipa provvidenzialmente Lapadula lanciato in area da un cross da centrocampo. Due minuti dopo da Barak sulla destra per l’inserimento di Faraoni, palla corta sottomisura ma Glik anticipa Lasagna. All’11’ un contrariato Inzaghi deve sostituire l’infortunato Letizia e inserisce Foulon il quale al 21’ anticipa Lasagna su cross dalla sinistra di Zaccagni, ma al 24’ lascia troppo libero Faraoni nell’area piccola, pronto ad insaccare di testa un cross dalla sinistra di Lazovic che aveva chiesto e ottenuto il triangolo con Zaccagni. Sul colpo di testa vincente del difensore gialloblù il portiere Montipò tocca il pallone con le mani ma non riesce a respingerlo. Il Verona, dopo una prima fase di partita fatta soprattutto di agonismo e schermaglie a centrocampo, sull’onda del gol segnato avrebbe ben due occasioni per raddoppiare: al 26’ il destro di Zaccagni viene deviato da Glik in corner, mentre un minuto dopo Ceccherini crossa basso da sinistra, il pallone

attraversa tutta l’area piccola ma nessuno interviene. Ma la vera frittata il 21enne difensore belga Foulon la combina al 34’ quando su cross del solito Lazovic da sinistra, senza essere pressato da nessun avversario (Faraoni era distante oltre un metro), ha la geniale pensata di colpire di testa in tuffo insaccando alle spalle del proprio portiere come avrebbe fatto – ma nell’altra porta – il miglior centravanti. Il Verona ringrazia: 0-2. Il Benevento è alle corde e non riesce ad uscire. L’Hellas non si commuove e al 38’ Barak scocca il sinistro da appena dentro l’area, Montipò devia il tiro e la palla colpisce la traversa. Dopo una svirgolata di Faraoni da buona posizione su cross da sinistra di Lasagna, al 43’ il laterale destro dell’Hellas prolunga per Lasagna in area, tocco di punta dell’attaccante ma Montipò in uscita bassa devia in angolo. Nel primo dei due minuti di recupero si assiste al primo tiro in porta delle Streghe: diagonale sinistro di Insigne, respinge Silvestri. Primo tiro nello specchio dei campani. Si va al riposo con un Hellas dominante e in vantaggio per 0-2.

A inizio ripresa Inzaghi toglie sia lo sciagurato Foulon che l’evanescente Depaoli per inserire Tuia e Improta, ma al 50’ arriva il definitivo 0-3: Lasagna sulla trequarti di destra sfugge a Glik, entra in area e con il sinistro in diagonale insacca. Un minuto dopo cross di Lazovic, respinge Montipò, riprende Barak che conclude alto. Al 54’ Silvestri fa vedere che in campo c’è anche lui e blocca in presa alta un colpo di testa all’indietro di un difensore gialloblù su azione d’angolo. Ancora e sempre Hellas: al 54’ Montipò in uscita con l’aiuto di Improta respinge una conclusione di Barak innescato da Zaccagni. Inzaghi un minuto dopo toglie Insigne per inserire Viola. Al minuto 58 altra occasione per gli ospiti: ripartenza di Lasagna dalla linea di centrocampo, arrivato al limite dell’area di rigore prova il sinistro a giro ma la sfera è deviata in angolo. Sul corner Montipò respinge sulla linea il colpo di testa di Günter. Il Benevento al 61’ conquista una punizione dai 22 metri in posizione centrale. Batte Viola ma il suo sinistro è deviato in corner dalla barriera. La partita piano piano si spegne. L’Hellas lascia sfogare il Benevento che pericoli non ne crea. C’è spazio per i cambi: al 65’ Sturaro entra per l’infortunato Tameze e dopo sette minuti viene ammonito. Al 74’

Gaich rileva un Lapadula da Chi l’ha visto? Al 77’ i campani avrebbero una buona occasione: cross di Viola per Hetemaj piazzato al vertice destro dell’area, ma invece di provare la conclusione rimette in mezzo a centroarea, respinge Gunter. Altri cambi nell’Hellas: al 79’ entrano Lovato e Bessa per Ceccherini e Zaccagni e all’82’ il rientrante Favilli rileva Lasagna mentre Dawidowicz dà il cambio a un superbo Magnani. All’87’ l’inesauribile Lazovic dal fondo dà palla indietro per Bessa, ma la difesa intercetta. Anche il bravo arbitro Ayroldi ne ha abbastanza e al 90’ esatto fischia la fine del match.

Nel Verona ottime prove per Lazovic, Faraoni, Veloso, Magnani e Lasagna, ma nessuno stasera ha demeritato. Nel Benevento, al contrario, poche sufficienze. Azzardiamo Schiattarella, Viola e Caldirola. Peggiore in campo, senza se e senza ma, Foulon.

Prossimo impegno per l’Hellas domenica alle 15 quando al Bentegodi arriverà il Milan, campione nell’ottenere rigori.

(Kevin Lasagna nella foto di Alberto Fraccaroli)

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