Una giornata particolare
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Nel Giorno degli innamorati i brasiliani festeggiano e...

In Brasile, la festa degli innamorati non viene celebrata il 14 febbraio, bensì il 12 giugno nel giorno del patrono di Sant'Antonio da Padova, un evento molto sentito dal popolo brasiliano...

Parole chiave: Giorno degli innamorati (1), Brasile (2)
Nel Giorno degli innamorati i brasiliani festeggiano e...

"Gli innamorati hanno, come i pazzi, un cervello tanto eccitabile e una fantasia tanto feconda, che vedono assai più cose di quante la fredda ragione riesca poi a spiegare” si sentenzia in Sogno di una notte di mezza estate, la più famosa tra le opere di argomento comico scritta da William Shakespeare (1564-1616) intorno al 1595. Su questo “eccesso” tanti hanno scritto, cantato, dipinto e quant’altro. Questa sovrabbondanza la ritroviamo anche nel fatto che gli innamorati hanno varie feste a loro dedicate nelle diverse zone del mondo e stagioni dell’anno. Non stupisce quindi che tra le coppie brasiliane non ci si scambi auguri, mazzi di fiori e regali a San Valentino (14 febbraio), ma ne Dia dos Namorados (12 giugno) così come, per esempio, succede in Repubblica Ceca il 1° maggio e in Galles il 25 gennaio. La data brasiliana è legata in particolare al fatto che il giorno successivo è Sant’Antonio di Padova, che alcuni invocano come patrono dei matrimoni, pur non essendolo mai stato ufficialmente dichiarato. Questa relazione è nata secondo la tradizione nel Medioevo, non perché il frate francescano nei suoi famosi sermoni avesse mai pronunciato qualcosa di specifico sulla vita coniugale, ma per il fatto di essersi tante volte prodigato perché le ragazze più umili riuscissero ad avere una dote e un corredo, allora necessari perché un uomo le potesse portare all’altare. In maniera che esce dalla spiritualità cattolica, a volte pur di “forzare” il santo a procurare un buon matrimonio, anche in epoca recente qualcuno arriva a girare la sua statua verso la parete o a porla a testa in giù, quasi come una pena che può essere riscattata solo con il convolare (finalmente) a nozze. In Brasile il 12 giugno è diventato ormai solo un’ulteriore occasione come le altre per far festa, come coppie o come single, tra cibo, musica e danze; ma non mancano le donne che portano avanti una tradizione particolare: se non sono ancora sposate, ma hanno più pretendenti, nelle settimane a ridosso preparano dei foglietti di carta con i nomi di questi uomini e li mettono in un cappello o in un contenitore. Nel Dia dos Namorados ne estraggono uno affidando alla sorte chi sarà il marito. Forse più che votarsi a strani riti, varrebbe la pena dare retta al santo che veneriamo proprio il 12 giugno, soprattutto nella Diocesi di Verona: san Gaspare Bertoni (9 ottobre 1777 – 12 giugno 1853). Il fondatore della Congregazione delle Sacre Stimmate di Nostro Signore Gesù Cristo a tutti ricordava: «Fidiamoci di Dio che è un bel fidarsi» lasciando che «si prenda cura di noi» nella certezza che «conosce quello che c’è da fare e come farlo». E il Papa che il 1º novembre 1989 l’ha canonizzato, san Giovanni Paolo II (1920-2005), a sua volta è stato per tutta la vita un grande padre degli innamorati, esortandoli a gustare la bellezza di questo dono e a farne una tappa fondamentale (necessaria ma non sufficiente e ultima) di quel cammino umano di uscita dall’individualismo e di apertura all’altro e a Dio.

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