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Una baraonda musicale per il ritorno di Marcuzzi

Alessia Marcuzzi (nella foto), tornata dopo un quarto di secolo alla televisione di Stato, conduce su Rai 2 Boomerissima, varietà che mette a confronto generazioni diverse a suon di motivi musicali.

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Una baraonda musicale per il ritorno di Marcuzzi

Alessia Marcuzzi (nella foto), tornata dopo un quarto di secolo alla televisione di Stato, conduce su Rai 2 Boomerissima, varietà che mette a confronto generazioni diverse a suon di motivi musicali. Da una parte stanno i cosiddetti boomer, persone nate durante o dopo gli anni del boom economico e quindi ormai già considerati vecchi, e dall’altra i millennial, giovani nati intorno al cambio di millennio con l’ardore tipico della loro stagione di vita. Tra queste due squadre di età differenti, formate ciascuna da quattro persone, inizia una gara che si propone di convincere gli altri concorrenti della bontà e della superiorità della propria hit parade rispetto a quella avversaria. Uno scontro intergenerazionale all’insegna della festa e del buonumore che assomiglia ad altre trasmissioni velate da un po’ di nostalgia. Ancora una volta la musica popolare vuole essere il leitmotiv per raccontare il presente e il passato della nostra storia nazionale.

Le tante sfide a suon di canti e balli non hanno nulla di agonistico e la scaletta della trasmissione si nuove lungo la fattispecie della festa un po’ insolita capace di mescolare insieme ritmi e persone che non si conoscono ma che hanno però il desiderio di divertirsi. Non mancano a supporto dei concorrenti, tutti personaggi di secondo piano che attraverso un’ospitata televisiva desiderano consolidare la propria immagine, spezzoni d’epoca e numerosi ospiti, soprattutto comici, che vogliono portare nuovo brio a ogni puntata. Di certo anche se gli ingredienti possono essere considerati buoni, il risultato finale non è però tra i migliori. Infatti il desiderio di divertirsi sembra quasi far dimenticare a chi è davanti alle telecamere che il programma non è un appuntamento goliardico a loro uso privato, ma ha lo scopo primario di coinvolgere chi segue da casa per far trascorrere una serata di relax e buonumore. La conduttrice presenta in modo troppo caotico e pare non avere bene in mente come dovrebbe svolgersi lo show. Forse il senso d’improvvisazione che si respira non è solo un artificio artistico per cercare di far apparire spontaneo quanto succede, ma potrebbe, in effetti, costituire l’inconfutabile verità circa il modo di guidare la serata. Il 6% degli italiani che sono davanti al teleschermo il martedì hanno scelto di assistere a questa baraonda musicale. Affidandosi, dunque, a ritmi boomer e a schemi già consolidati si evita, se non altro, di fare brutta figura.

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