Spiato in tv
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La sinestesia non fa breccia nella qualità della recitazione

Francesca Chillemi, messo da parte il personaggio di Azzurra la cui scelta di consacrazione religiosa si è formalizzata nell’ultima puntata di Che Dio ci aiuti 6, riappare sul piccolo schermo in Viola come il mare, dove interpreta una giovane con la quale condivide un tratto della biografia

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La sinestesia non fa breccia nella qualità della recitazione

Francesca Chillemi, messo da parte il personaggio di Azzurra la cui scelta di consacrazione religiosa si è formalizzata nell’ultima puntata di Che Dio ci aiuti 6, riappare sul piccolo schermo in Viola come il mare, dove interpreta una giovane con la quale condivide un tratto della biografia. Entrambe, infatti, attrice e personaggio, hanno vinto il concorso di Miss Italia. L’artista siciliana veste ora i panni di una giornalista di cronaca nera e torna alla terra natia per ritrovare suo padre che non ha mai conosciuto. La casa produttrice Lux Vide ha pensato bene di metterle a fianco un divo delle serie pomeridiane di Canale 5, l’attore turco Can Yaman (nella foto con Chillemi), che già ebbe un piccolo ruolo mentre su Rai 1 Azzurra (interpretata da Chillemi) stava per prendere i voti religiosi. Il passaggio di testimone tra le fiction è ormai d’usanza per questa società di produzione televisiva ed è già avvenuto quando don Matteo nelle ultime scene di una delle sue fortunate stagioni aveva incontrato dapprima Elena Sofia Ricci, protagonista di Che Dio ci aiuti e, quindi, Luca Argentero, volto della serie Doc - Nelle tue mani. Yaman ora è un ispettore di polizia poco propenso alla collaborazione lavorativa con una professionista dell’informazione. A tenerli insieme è la sinestesia, ossia la capacità della protagonista Viola Vitale avvicinandosi alle persone di avvertire con un’intuizione come a ogni individuo possa venire associato un colore che rivela quale sentimento egli stia provando in quel momento. Proprio questa “capacità” nascosta, messa a servizio della giustizia, farà scoccare una relazione amorosa tra loro che naturalmente si prevede tribolata, in quanto la giornalista riuscirà a capire immediatamente cosa vi sia nel cuore del poliziotto senza che lui possa in alcun momento fingere di volerle bene. Inoltre percepire le emozioni degli altri significa per Viola viverle sulla propria pelle. Inevitabilmente, dunque, dal nero del poliziesco si giunge al rosa della commedia sentimentale. Nei 12 episodi tratti dal romanzo di Simona Tanzini Conosci l’estate?, si respirano poco l’aria e gli umori di Palermo anche perché le cadenze dialettali degli attori sono davvero improponibili. Unica eccezione è Yaman, che avendo studiato da giovane la nostra lingua, recita per la prima volta in italiano con risultati soddisfacenti. In questa serie anche il nome della protagonista parrebbe non casuale. Lei, infatti, con il suo particolare “dono” potrebbe ben intercettare il viola non del mare, ma della vergogna per la qualità della recitazione.

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