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La bici, conforto nel buio della guerra

Nicola Cinquetti
Il Giro del ‘44
Bompiani - Milano 2019
pp. 208 - euro 13

Parole chiave: Ciclismo (4), Libro (63), Recensione (25), Giro d'Italia (3), Nicola Cinquetti (1)
La bici, conforto nel buio della guerra

Interamente dedicato agli anni eroici del ciclismo l’ultimo romanzo di Nicola Cinquetti, edito da Bompiani, che ha al suo attivo una ormai lunga serie di titoli di storie per ragazzi che ne fanno uno degli autori più significativi della narrativa per l’età adolescenziale, fatta ancora di giochi, ma nutrita di grandi sogni. Il Giro del ’44, questo il titolo, è un romanzo di formazione, ambientato nell’anno più buio della Seconda Guerra mondiale, in un luogo non precisato dell’Italia centrale, ai piedi dell’Appennino. Il romanzo si apre nel maggio del 1940, quando Martino, un ragazzo di dodici anni, assiste entusiasta all’impresa del giovane Fausto Coppi, che scatta sulla salita dell’Abetone e va a vincere la sua prima tappa in un Giro d’Italia. Quel Giro si conclude il 9 giugno a Milano, con la sorprendente vittoria del corridore piemontese, primo passo di una carriera che ne farà un mito dello sport per milioni di appassionati. Il giorno dopo, il 10 giugno, Mussolini annuncia dal balcone di Palazzo Venezia l’ingresso dell’Italia in guerra che la trascinerà in una serie infinita di lutti e tragedie. Qui la narrazione di Cinquetti abbandona la grande storia per seguire le vicende di Martino, che nel pieno del 1944, anno cruciale e durissimo, deve lasciare la città, martoriata dai bombardamenti, e sfollare in collina. Suo solo conforto, l’inseparabile bicicletta, sulla quale continua a sognare le vittorie di Coppi, di cui si son perse le tracce nel deserto africano, finito in prigionia con l’inseparabile amico Rosina, il fornaio di Bussolengo che poi lo riabbraccerà in un incontro di straordinaria tensione emotiva al neonato velodromo San Lorenzo di Pescantina, dove il Campionissimo era arrivato con la “Dama Bianca” per una di quelle riunioni di assi del pedale che mandavano in visibilio migliaia di sportivi. Ne segue una storia scandita da un susseguirsi di paure e di speranze, ma anche di incontri imprevisti e sconvolgenti, e di affetti importanti. Dove il protagonista Martino, in sella alla sua bicicletta, si muove in precario equilibrio tra l’immaginazione e la realtà, la tentazione della fuga e la necessità della scelta. Un tema caro a Cinquetti che ne ha saggiato la consistenza in altre prove precedenti come il tentativo riuscito di scrivere l’infanzia di Leopardi in uno dei suoi libri più belli. Scrittore e insegnante veronese, autore di molti libri per bambini e ragazzi, Nicola Cinquetti si cimenta qui con un romanzo di confine, che si rivolge in prima istanza ai ragazzi di scuola media, ma si lascia apprezzare dai lettori di ogni età, con un occhio di riguardo agli amanti delle due ruote.
Il romanzo verrà presentato sabato 1 giugno alle ore 17.30 presso la Società Letteraria (piazzetta Scalette Rubiani). A rendere più suggestivo l’evento, il fatto che il 102° Giro d’Italia si concluderà proprio a Verona, in Arena, il giorno successivo.

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