Condiscepoli di Agostino
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I giovani sono l’oggi del futuro

Il 25 marzo del presente anno, papa Francesco firmava nella Santa Casa di Loreto l’Esortazione post sinodale Christus vivit, sui giovani. Il testo dell’Esortazione era stato preceduto da uno strumento di lavoro, a cui ha fatto seguito il documento conclusivo del Sinodo. Sull’insieme dell’esperienza sinodale papa Francesco ha costruito l’Esortazione...

Parole chiave: Post Sinodo (2), Christus vivit (10), Esortazione (27), Giovani (99)

Il 25 marzo del presente anno, papa Francesco firmava nella Santa Casa di Loreto l’Esortazione post sinodale Christus vivit, sui giovani. Il testo dell’Esortazione era stato preceduto da uno strumento di lavoro, a cui ha fatto seguito il documento conclusivo del Sinodo. Sull’insieme dell’esperienza sinodale papa Francesco ha costruito l’Esortazione.
Il focus dell’intera Esortazione potrebbe essere il seguente: il mondo giovanile a livello mondiale costituisce un enorme problema. Questo dato di fatto non può non essere motivo di grave preoccupazione per tutti. Tuttavia, precisa il Papa, il mondo giovanile è in grado di trasformarsi da problema aggrovigliato in risorsa straordinaria se viene messo a contatto con Gesù Cristo, il Risorto. Su questa intuizione di fondo vengono intessuti i nove capitoli di cui si compone l’Esortazione, con i suoi ben 299 paragrafi. È un documento magisteriale davvero poderoso, espresso comunque con un linguaggio scorrevole.
Prima di passare in rassegna, con una certa cura benché in forma sintetica, l’intero messaggio del Papa, è utile che ne evidenziamo i nuclei fondamentali in un quadro generale. Il Papa indica con decisione in Cristo Risorto la risposta e la soluzione di ogni problematica connessa con il vivere umano e considera il Risorto rivelato dalla Parola di Dio la fonte della giovinezza della Chiesa e del mondo; a maggior ragione di quella appunto dei giovani che ne sono l’icona. Sullo sfondo poi dell’eterna giovinezza di Cristo, la splendida giovinezza d’animo di Maria e di una lunga schiera di santi giovani.
Papa Francesco precisa poi che i giovani sono l’oggi del futuro. Occorre pertanto considerare il mondo dei giovani come “terra sacra”, da custodire, coltivare e valorizzare. Anche nei confronti dell’ambiente digitale, perché non si trasformi in una trappola, in un territorio di solitudine, di manipolazione, di sfruttamento e di violenza. E nei confronti degli abusi sui minori. Soprattutto il Papa assicura ai giovani che sono destinatari di un infinito e gratuito amore da parte di Dio, manifestato in Cristo Salvatore e Risorto Signore. Ecco il titolo: Christus vivit, cioè Cristo è vivente, da Risorto, e vive in te da Risorto per consentirti una vita continuamente rinnovata, cioè risorta.
Di conseguenza, papa Francesco invita ed esorta i giovani a mantenere un rapporto vivo di amore a Cristo, mantenendo sempre attiva la connessione con Lui e facendolo entrare a far parte delle scelte personali. Li esorta poi a vivere esperienze di fraternità ampia, evitando ogni tentazione di chiusura in una sorta di ghetto, e li sospinge persino ad assumersi responsabilità sociale, facendosi promotori del bene comune. Stando accanto e a servizio dei poveri, anziani, ammalati, disabili. In spirito di assoluto volontariato e di generosa gratuità. Senza mai lasciarsi manipolare da quanti idolatrano la giovinezza come tempo di divertimento, di piaceri e di esperienze effimere. Invita quindi i giovani ad essere attori protagonisti della pastorale giovanile, quella che mira a fare di loro adulti nella fede e nelle responsabilità sociali. La pastorale infatti deve essere sinodale, capace cioè di coinvolgere tutti i soggetti interessati, finalizzandola a rinnovare ed approfondire l’esperienza personale dell’amore di Dio in Gesù Cristo. La pastorale giovanile deve avere carattere popolare, essere flessibile e missionaria, non elitaria, rigida e blindata nell’individualismo.
Da questo quadro d’insieme si comprende l’insistenza di papa Francesco sulla vocazione, come una scoperta progressiva del progetto di Dio sulla persona umana. Una vocazione, come stato di vita che si specifica nella coniugalità famigliare, nella consacrazione verginale e nel ministero pastorale che nasce dal sacramento dell’Ordine sacro.
Va da sé che nel percorso vocazionale è importantissimo il discernimento. Il Papa conclude facendo appello ai giovani ad essere ardimentosi e pazienti.
† Giuseppe Zenti
Vescovo di Verona

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