Informazioni Pastorali "Andrà tutto nuovo"
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REGIA

Vedere chiaramente è essenziale alla partecipazione: l’illuminazione, la nitidezza dell’immagine, la fermezza delle inquadrature, l’utilizzo dello zoom il minimo indispensabile, l’audio. tutto questo per essere messi nelle condizioni "partecipare" meglio a quanto viene celebrato.

Parole chiave: Liturgia (14), Pastorale (30), Andrà tutto nuovo (11), Social media (4), Messe on line (3)
Foto della Cattedrale di Verona durante la celebrazione ripetuta su dispositivi fissi e mobili che sono sovrapposti in primo piano

Le regole del dietro le quinte dello schermo

Nel 1959 esce nelle sale il film A Bout de souffle (in italiano Fino all’ultimo respiro) del regista francese Jean-Luc Godard. Nel dialogo tra il protagonista e la sua amata, ad un certo punto, viene fatta questa affermazione: «La fotografia fissa la verità. Il cinema filma la verità 24 volte al secondo» (nei film a pellicola, ogni secondo scorrono 24 fotogrammi). Una frase che ha sicuramente del pretenzioso, ma fornisce un’indicazione molto interessante sul ruolo del regista in uno spettacolo (sia esso teatrale, cinematografico o televisivo).
La maestria di unire competenze diverse
Perché, in fin dei conti, la regia ha questo scopo: mostrare al pubblico quel che è necessario per capire, per lasciarsi coinvolgere e quindi per immedesimarsi in quanto sta succedendo.
Si potrebbe dire che il regista è il coordinatore di un gruppo di professionisti: direttore della fotografia, fonici, assistenti alla macchina da presa, montatori, ecc… a partire da una sceneggiatura.
Quest’ultima contiene la storia da raccontare. Gli attori e gli interpreti sono coloro che la raccontano. Il regista e gli altri tecnici sono coloro che trovano il modo per raccontarla in maniera efficace.
Lungi dal voler essere dissacranti, però la ripresa per lo streaming delle sante Messe richiede almeno alcune delle medesime attenzioni: non certamente per una forma di autorialità, ma per una corretta presentazione del Mistero che viene celebrato.
La prima attenzione è la conoscenza della “sceneggiatura”. Fare delle riprese di tipo televisivo (come sono le dirette streaming) richiede una perfetta conoscenza di come si svolge la celebrazione. Considerazione che può sembrare scontata, ma da non sottovalutare: i luoghi dove si svolgono le azioni devono essere tutti inquadrabili e si devono conoscere i movimenti di tutti i ministri.
L’efficacia dell’immagine e la qualità del suono
Vedere chiaramente è essenziale alla partecipazione: l’illuminazione dei luoghi, la nitidezza dell’immagine, la fermezza delle inquadrature, l’utilizzo dello zoom il minimo indispensabile.
Infine, l’audio dovrebbe essere ottimale: per poter seguire bene quanto si sta celebrando non è necessario solo vedere, ma anche essere messi nelle condizioni di udire e comprendere quanto viene pronunciato.
Coinvolgere senza spettacolarizzare
Pur riconoscendo il grande servizio che la diretta Tv o lo streaming attraverso le piattaforme digitali fanno a chi non può partecipare di persona alle celebrazioni, bisogna in ogni caso guardarsi da un pericolo: quello della spettacolarizzazione. Ovvero, il rischio di assistere come spettatori al Mistero. Se questo rischio si corre anche quando si è presenti in chiesa, quando si assiste da casa è ancora più grande. Forse proprio qui sta la maestria di chi si dedica a questo servizio: rappresentare la realtà non per fare una cronaca degli avvenimenti, ma per coinvolgere interiormente chi vi assiste e farlo pregare.
Don Francesco Marini
Direttore Centro dioc. cinmatografico

La polifonia celebrativa
Un’ attenzione a tutti i linguaggi comunicativi

Dalla Verde x sito

Per comprendere la parola “regia” in ambito liturgico può essere d’aiuto quanto afferma la Conferenza episcopale italiana al numero 9 della presentazione alla nuova edizione italiana del Messale Romano. Qui infatti, riprendendo Sacramentum caritatis n. 40, si ricorda che “è importante l’attenzione verso tutte le forme di linguaggio previste dalla liturgia: parola e canto, gesti e silenzi, movimento del corpo, colori liturgici dei paramenti. La liturgia, in effetti, possiede per sua natura una varietà di registri di comunicazione che le consentono di mirare al coinvolgimento di tutto l’essere umano”. Essendo la celebrazione un’esperienza che coinvolge tutta la persona, chiede una attenzione verso i molteplici aspetti che la compongono ed ecco perché è fondamentale che ci sia per ogni celebrazione una sapiente regia liturgica. Per regia liturgica si intende la capacità di curare in modo armonico i diversi registri comunicativi di cui vive l’esperienza rituale. Per usare un paragone con il mondo della musica, ogni celebrazione non è “monodia” ossia ad una voce sola, ma “polifonia” cioè unione di più suoni (più linguaggi comunicativi: visivo, olfattivo, verbale, cinesico…). Se, nella celebrazione liturgica, il direttore d’orchestra rimane sempre lo Spirito Santo che ci introduce al mistero della vita divina, possiamo dire che la regia è assimilabile al compito del compositore che unisce le note in modo armonico sullo spartito. L’arte di saper ben comporre, essenziale nella musica come nella liturgia, è ciò che si può esprimere con il ministero della regia liturgica. Ad occuparsi di questo può essere una figura specifica usualmente chiamata “cerimoniere” oppure un gruppo di persone, come ad esempio il gruppo liturgico dove la molteplicità dei ministri si mette in gioco in maniera organica affinché le celebrazioni vibrino di quella comunione che è fonte e culmine di ogni azione liturgica.

Don Carlo Dalla Verde
Direttore Ufficio Liturgico

Liturgia on life
Formazione per video operatori

Il tempo della pandemia ha visto sorgere nelle parrocchie nuove ministerialità legate alla trasmissione via internet, in streaming, delle celebrazioni liturgiche. L’Ufficio cinematografico e l’Ufficio per la pastorale liturgica organizzano due incontri di formazione via Zoom per tutti coloro che si occupano di questo prezioso servizio. I due incontri a tema “Liturgia on life” saranno della durata di un’ora ciascuno e si terranno giovedì 4 e giovedì 11 febbraio a partire dalle ore 20.45. La partecipazione è gratuita, ma per iscriversi e ricevere le credenziali di accesso è necessario scrivere una mail ad accoglienzapastorale@diocesivr.it entro mercoledì 3 febbraio.

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