Il Fatto di Bruno Fasani
stampa

Scoprire nelle opere d’arte il loro linguaggio invisibile

In questi giorni la città di Verona ospita un’importante mostra dedicata a Tamara De Lempicka (si pronuncia Lempiz-ca), artista di fama mondiale, morta nel 1980. Figlia di una donna polacca e di un ebreo russo, trascorse una vita complicata ed avventurosa...

Parole chiave: Il Fatto di mons. Bruno Fasani (46)

In questi giorni la città di Verona ospita un’importante mostra dedicata a Tamara De Lempicka (si pronuncia Lempiz-ca), artista di fama mondiale, morta nel 1980. Figlia di una donna polacca e di un ebreo russo, trascorse una vita complicata ed avventurosa.
Durante il suo soggiorno italiano fu ospite al Vittoriale anche di Gabriele D’Annunzio, il quale inutilmente cercò di conquistarne le grazie. Partita dall’Europa, soggiornò a lungo in diverse parti degli Stati Uniti, per morire infine in Messico trentacinque anni fa.
Le sue opere, che rappresentano in maggioranza la figura femminile, sono fiorite sul filone dell’Art Deco, ossia quella tendenza di inizio secolo scorso, che attraverso la libertà delle linee, rompeva con i canoni precedenti dell’arte classica. Inoltre Tamara De Lempicka, durante il soggiorno parigino, subì forte la contaminazione del cubismo. Scomponendo gli spazi del corpo e i colori secondo gli stilemi della nuova corrente artistica, raccontava non solo il grande cambiamento in atto della cultura femminile, ma anche il ribaltamento sociale di quegli anni di inizio secolo.
Non è un mistero che Tamara De Lempicka ha celebrato il corpo femminile in tutte le sue valenze sociali: la donna nella sua bellezza estetica, ma anche la sua emancipazione. Il ritratto di una raffinata signora sopra una Bugatti, è stato a lungo il manifesto di una nuova società che coniugava femminile e industrializzazione. Anche il corpo senza veli era diventato un suo orizzonte di ricerca, forse spinta, in questo, dalla sua dichiarata e praticata bisessualità.
Ed è stato proprio un nudo, esposto in un cartellone insieme ad altri, fuori del palazzo della mostra veronese, a suscitare in qualche cittadino clamorosi mal di pancia, ripresi dalla cronaca locale. È indubbio che il tempo in cui viviamo è un tempo composito, che vede fianco a fianco generazioni diverse per sensibilità culturale, morale e quindi anche con diverse gradazioni del senso del pudore. Capire e rispettare queste varie sensibilità è una forma di civiltà cui non possiamo rinunciare.
Ma non sarebbe male se attraverso spiegazioni o altri interventi aiutassimo la gente ad entrare dentro il linguaggio dell’arte, per scoprire che dietro i dettagli anatomici che ci disturbano, si nascondono messaggi che ci fanno riflettere e percepire sensibilità culturali diverse dalla nostra. Mentre leggevo di questi episodi di cronaca, partecipavo alla presentazione di una tesi di laurea sul Cristo di Michelangelo, custodito nella Sacristia del Santo Spirito di Firenze. Un Cristo bellissimo, scolpito nel tiglio, riproducente un corpo nudo, senza velo alcuno.
Nel tempo qualcuno aveva provveduto a mettere un perizoma dove non si doveva guardare, ma poi, durante l’ultimo restauro il capolavoro è stato riportato alla sua originale fattezza. Due braccia orizzontali, spalancate in un abbraccio universale, un corpo dove il dolore e la sofferenza hanno lasciato il posto alla compostezza e alla serenità, il corpo snello e flessuoso che sembra restringersi, quasi farsi invisibile, per dare spazio ad un volto stupendo che irradia una bellezza trascendente. Ed è su questo volto che ti porta lo sguardo e il cuore, senza bisogno di soffermarsi altrove. Perché l’arte quando è vera non è mai volgare. E i grandi artisti hanno la capacità di dare forma al mistero che portano dentro, rendendo visibile l’invisibile.
Certamente bisogna allenare l’animo e la mente per scoprire le vibrazione dell’animo dei poeti. Ma fermarsi solo all’anatomia sembra più esercizio da guardoni che altro.

Tutti i diritti riservati
Scoprire nelle opere d’arte il loro linguaggio invisibile
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti) disabilitato.

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.