Condiscepoli di Agostino
stampa

La liberazione dalla libidine e il Battesimo

Finalmente, dopo la lettura del testo della lettera ai Romani nel parco di Cassiciaco, Agostino si sente davvero libero interiormente dalla schiavitù della libidine, delle ambizioni e dei guadagni.

Finalmente, dopo la lettura del testo della lettera ai Romani nel parco di Cassiciaco, Agostino si sente davvero libero interiormente dalla schiavitù della libidine, delle ambizioni e dei guadagni. Anzi, ne sperimenta la soavità: “Quanto soave mi divenne immediatamente l’essere privo delle soavità delle frivolezze e quelle che temevo di perdere, già lasciarle mi era di gioia. Le cacciavi via da me Tu, vera e somma soavità, le cacciavi e al loro posto entravi in me più dolce di ogni voluttà. Già era libero il mio animo dalle preoccupazioni mordaci delle ambizioni, della ricerca dei guadagni, della voluttà e della scabbia delle libidini che crea prurito”. E, tocco di altissima spiritualità, persino poetica: “E gorgheggiavo a Te!”.
Progressivamente e quasi in punta di piedi entra nell’ambiente liturgico e ne viene conquistato, soprattutto dal canto dei Salmi, mentre con il suo amico Alipio è iscritto tra i catecumeni, con sua madre sempre al suo fianco: “Quali voci, Dio mio, elevai a Te, mentre leggevo i Salmi di David, i canti di fede, i suoni della pietà che tengono lontano uno spirito rigonfio di sé. Ero ancora rozzo in fatto di amore fraterno, catecumeno assieme ad Alipio catecumeno, libero da occupazioni nella casa di campagna. Era al mio fianco mia madre, femminile nel portamento, virile nella fede, anziana nel senso di sicurezza, materna nell’amore, cristiana nella pietà. Quali voci (dal profondo del mio cuore) facevo giungere a Te in quei Salmi e come in Te mi infiammavo grazie ad essi e mi si accendeva il desiderio di recitarli se mi fosse stato possibile a tutto il mondo, contro la superbia del genere umano”.
Agostino lascia l’insegnamento. Inizia la lettura del profeta Isaia, suggerita da Ambrogio, ma la sospende per difficoltà di interpretazione: “Terminate le feste della vendemmia, presentai la mia rinuncia (all’insegnamento), per consentire ai milanesi di provvedersi un altro venditore di parole... Inoltre informai per lettera al tuo Vescovo, il santo uomo Ambrogio, sui miei antichi errori e il mio presente voto (di essere battezzato), perché mi indicasse che cosa avrei soprattutto dovuto leggere dei tuoi libri, grazie a cui io sarei diventato più preparato e più idoneo ad accogliere una così grande grazia. Ma egli mi comandò (di leggere) il profeta Isaia... Tuttavia, poiché non la capivo a prima lettura e pensandola tutta così, la procrastinai”.
Ed ecco il Battesimo, nella notte di Pasqua del 387, assieme ad Alipio e al figlio Adeodato, un tale prodigio di intelligenza da incutere una sorta di sgomento in Agostino stesso: “Quando giunse il tempo in cui mi dovevo iscrivere (tra i catecumeni), abbandonata la campagna, tornai a Milano. Anche ad Alipio piacque rinascere in Te assieme a me... Alla nostra compagnia aggiungemmo anche Adeodato (figlio naturale di Agostino) ancora ragazzo, da me nato carnalmente dal mio peccato. Tu l’avevi fatto bene. Aveva intorno ai quindici anni e per ingegno superava molti uomini insigni e dotti... In quel ragazzo eccetto il mio peccato non c’era nulla di me. Vi è un nostro libro intitolato Il maestro: lui stesso è mio interlocutore. Il suo ingegno mi incuteva paura. Improvvisamente hai strappato dalla terra la sua vita”.
Per Agostino è l’inizio di una vita nuova, dopo aver tagliato i ponti con la vita di peccato: “E fummo battezzati e da noi fuggì l’angoscia della vita passata… Quanto ho pianto nell’ascolto degli inni e dei tuoi cantici, fortemente commosso per le voci della tua Chiesa che li faceva risuonare con soavità. Quelle voci inondavano i miei orecchi e la verità filtrava nel mio cuore e scorrevano le lacrime”.

Tutti i diritti riservati
La liberazione dalla libidine e il Battesimo
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti)

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento