Condiscepoli di Agostino
stampa

La pastorale familiare nei casi più complessi

E i divorziati risposati? Come vanno considerati dalla Chiesa nel loro appartenere o meno alla comunione con essa? Il Papa risponde con chiarezza: «Ai divorziati che vivono una nuova unione, è importante far sentire che sono parte della Chiesa, che “non sono scomunicati”» (AL 243)...

E i divorziati risposati? Come vanno considerati dalla Chiesa nel loro appartenere o meno alla comunione con essa? Il Papa risponde con chiarezza: «Ai divorziati che vivono una nuova unione, è importante far sentire che sono parte della Chiesa, che “non sono scomunicati”» (AL 243). Vanno poi considerate attentamente le precisazioni successive, per evitare equivoci: «Queste situazioni esigono un attento discernimento e un accompagnamento di grande rispetto, evitando ogni linguaggio e atteggiamento che li faccia sentire discriminati e promovendo la loro partecipazione alla vita della comunità» (ivi). A questo punto, Papa Francesco introduce una espressione che dovremo riprendere in seguito di grande buon senso, il prendersi cura: «Prendersi cura di loro non è per la comunità cristiana un indebolimento della sua fede e della sua testimonianza circa l’indissolubilità matrimoniale» (ivi). Al numero successivo viene affrontato un altro argomento di grande portata ossia «il riconoscimento dei casi di nullità» (AL 244). A tal fine si rende necessario rendere le cause più accessibili e agili (cf ivi). Chiunque ha motivi fondati per dubitare della validità del proprio matrimonio, connessa ad esempio con mancata libertà di scelta, con una grave mancanza di maturità di uno dei due, con una non effettiva e sufficiente conoscenza del partner, con la volontà di escludere i figli, con il mancato impegno di assumersi i doveri di fedeltà coniugale, con il rifiuto dell’indissolubilità ... questa persona ha diritto di fruire di «un servizio di informazione, di consiglio e di mediazione, legato alla pastorale familiare, che potrà pure accogliere le persone in vista dell’indagine preliminare al processo matrimoniale» (ivi). Papa Francesco non teme di fare degli affondi nel cuore dei divorziati per essere loro vicino, ma non di meno nel cuore dei figli che del divorzio sono le vittime innocenti (cf AL 245). Si rivolge pertanto ai genitori divorziati e li supplica: «Mai, mai, mai prendere il figlio come ostaggio! […] I figli non siano quelli che portano il peso di questa separazione, non siano usati come ostaggi contro l’altro coniuge, crescano sentendo che la mamma parla bene del papà, benché non siano insieme, e che il papà parla bene della mamma. È irresponsabile rovinare l’immagine del padre o della madre con l’obiettivo di accaparrarsi l’affetto del figlio, per vendicarsi o per difendersi» (ivi). Ogni figlio sente la separazione del papà e della mamma come una montagna che lo schiaccia e nessun genitore deve lasciarsi anestetizzare rispetto alle ferite dell’animo di un figlio. A maggior ragione la Chiesa deve essere vicina ai divorziati come compagna di viaggio (cf AL 246). Per questo il Papa, dopo aver affermato che «il divorzio è un male, ed è molto preoccupante la crescita del numero dei divorzi» (ivi), insiste sulla necessità di prevenire «l’estendersi di questo dramma della nostra epoca» (ivi). Di conseguenza, di fronte alle conseguenze nefaste della separazione dei genitori o del divorzio, anche una società civile dovrebbe avere il coraggio di interrogarsi su quanto la cultura della non famiglia o di una famiglia senza legami forti che essa stessa contribuisce a far radicare ovunque favorisce separazioni e divorzi e quanto, al contrario, si impegna nell’ambito delle prevenzioni!
E nel caso di persone con tendenza omosessuale? Il Papa risponde che «ogni persona […] va rispettata nella sua dignità e accolta con rispetto, con la cura di evitare ogni marchio di ingiusta discriminazione» (AL 250). Infine: «Circa i progetti di equiparazione al matrimonio delle unioni tra perone omosessuali, non esiste fondamento alcuno per assimilare o stabilire analogie, neppure remote, tra le unioni omosessuali e il disegno di Dio sul matrimonio e la famiglia» (AL 251).

Tutti i diritti riservati
La pastorale familiare nei casi più complessi
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti)

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.