Cinema
stampa

“Star Wars” rispetta tutte le attese

Star Wars VII: il risveglio della forza
(Usa, 2015)
regia: J.J. Abrams
con: Oscar Isaac, John Boyega, Daisy Ridley, Harrison Ford, Carrie Fisher, Mark Hammill
durata: 135’
Giudizio Cnvf: consigliabile/semplice

Parole chiave: Star Wars (3)
“Star Wars” rispetta tutte le attese

Luke Skywalker (Mark Hammill, proprio lui), viso stanco e disperato, guarda con scettica curiosità la mano di una giovane che gli porge in restituzione la sua spada laser. È l’ultimo minuto del settimo episodio della saga più famosa di tutti i tempi, che ritorna sul grande schermo con una nuova trilogia, e soddisfa quasi tutte le grandissime aspettative di milioni di appassionati.
J. J. Abrams, regista-produttore che all’epoca del primo Star Wars in ordine di produzione (1977) aveva undici anni, ha saggiamente scelto di farsi aiutare per la sceneggiatura da Lawrence Kasdan (che già aveva scritto L’impero colpisce ancora e Il ritorno dello Jedi) e di ripartire quindi dagli anni successivi a quelli raccontati in quello che in ordine di narrazione risulta essere l’episodio VI. La sfida era duplice: da un lato si trattava di mantenere l’attenzione di schiere di seguaci che nel corso degli anni si sono fatti sempre più raffinati ed esigenti, dall’altro era ovviamente necessario conquistarne di nuovi. Sfida certamente riuscita al botteghino (siamo già ben oltre il miliardo di dollari di incassi e altri certamente ne verranno) e altrettanto a buon fine per quanto riguarda la storia.
A personaggi ormai noti come quelli delle grandi storie classiche (Han Solo-Harrison Ford; il suo aiutante Chewbecca-Peter Mayhew; la principessa Leia Organa-Carrie Fisher; il robot protocollare C3PO-Anthony Daniels) ne vengono affiancati di nuovi e altrettanto credibili.
Ecco quindi l’asso dell’aviazione ribelle Poe Dameron (Oscar Isaac); il soldato imperiale con scrupoli di coscienza Finn (John Boyega) e BB-8: un nuovo droide sferiforme (mentre R2D2, l’altro ‘robottino’ famosissimo compare solo nel prefinale). Ed ecco soprattutto i due lati estremi della forza: quello oscuro, rappresentato da Kylo Ren (Adam Driver), figlio di Han e Leia trascinato verso il male dal non del tutto pervenuto Leader Supremo Snoke (ed è il punto più debole di questo nuovo episodio); quello chiaro, che ha il giovane e magnifico carattere della ragazza Rey (Daisy Ridley), per la quale John Williams compone il tema più suggestivo e interessante della sua partitura musicale.
I riferimenti alla trilogia classica (IV, V e VI episodio) sono infiniti e in alcuni momenti al limite del calco. Alcuni percorsi narrativi si chiudono, ma mille altri se ne aprono: garanzia, al contempo, di nuovi mirabolanti incassi e di mai soddisfatta curiosità di un pubblico che, per fortuna, di racconti non ne ha mai abbastanza.

Tutti i diritti riservati
“Star Wars” rispetta tutte le attese
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti) disabilitato.

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.