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“Se Dio vuole”, un bel film sui pregiudizi

Se Dio vuole
(Italia, 2015)
regia: Edoardo Falcone
con: Marco Giallini, Ilaria Spada, Alessandro Gassman, Laura Morante, Edoardo Pesce, Enrico Oetiker
durata: 87 min.
Giudizio Cnvf: consigliabile/problematico/dibattiti

Parole chiave: Se Dio vuole (1)
“Se Dio vuole”, un bel film sui pregiudizi

Se dovessimo considerare le rappresentazioni della figura sacerdotale che i media hanno proposto negli ultimi tempi, forse dovremmo concludere che sul versante serio e realistico quelle più convincenti e azzeccate le abbiamo visto nella campagna televisiva per l’otto per mille. È invece nella commedia, stranamente ma non troppo, che emerge qualche prete di ottimo spessore. Così è stato per il don Carlo Mascolo, interpretato dallo stesso regista, inventato da Carlo Verdone per Io, loro e Lara (2010); così è oggi per il don Pietro a cui dà vita in Se Dio vuole, Alessandro Gassman.
Nella buona tradizione dei duelli fra caratteri e intelligenze (da Totò e Peppino a don Camillo e Peppone), Edoardo Falcone, sceneggiatore e regista, mette in campo il confronto, a volte lo scontro, fra due personaggi ricchi di umanità. Uno è, appunto, don Pietro, prete di periferia, dinamico, allegro, ironico, ma allo stesso tempo ben convinto della sua fede e della sua missione. L’altro è il cardiochirurgo Tommaso (Marco Giallini), che conduce con rigore sia la professione che la vita in famiglia, con la moglie Carla (Laura Morante), la figlia Bianca (Ilaria Spada) che è sposata, il figlio Andrea (Enrico Oetiker), che ancora vive con i genitori. La quotidianità domestica viene turbata quando Andrea annuncia che vuole entrare in seminario, davanti in particolare al genitore, indifferente alle questioni religiose fino quasi all’anticlericalismo. Tommaso, superato il primo momento di stupore, vuole capire le ragioni di questa scelta, e comincia quello che è un vero e proprio pedinamento del sacerdote che sembra averla ispirata. Ne esce un film gradevole, senza altissimi voli di qualità, ma retto da un ottimo cast di attori e attrici, con i due protagonisti principali che gareggiano in bravura. Il tema principale della storia, quello che la rende convincente, è che valutare la realtà e le persone partendo da pregiudizi, che esistono sempre e dappertutto, rappresenta l’approccio più sbagliato possibile.
Al di là delle convinzioni, delle ideologie, delle credenze provenienti da tradizione o da fede, esistono le persone in carne ed ossa, uomini e donne, con le ricchezze, le fragilità, i difetti e le virtù che ci rendono preziosi perché umani.
Ciascun personaggio uscirà cambiato e arricchito, nella storia raccontata dal film, e già questo sarebbe un buon motivo per assegnargli il lustro di essere cercato e visto.

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