Tredici!
Hai fatto tredici! Non c’è un’espressione come questa per distinguere chi è giovane da chi non lo è più: il primo non capirà nulla. Ai meno giovani verrà un pizzico di nostalgia ricordando le schedine spulciate, i sogni di vincita e di impiego del lauto premio appunto sognato. Lo dico nel momento in cui la schedina praticamente non esiste più: da “vizio” nazionale, è retrocessa ad ultimo dei giochi di scommessa. E il suo futuro appare segnato.
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