Caffè & brioche

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La prossima campagna elettorale, Luca Zaia l'affronterà girando il Veneto con la Ferrari. Per dare un vantaggio competitivo ai suoi avversari...

Che mestizia vedere alcuni storici negozi del centro tirare giù le serrande e vedere in vetrina il famigerato cartello “affittasi”. E se la morìa interessa le vie più prestigiose di Verona, cosa sta succedendo nei quartieri? Magari lì si salvano, abituati a una clientela più locale e meno a un turismo che continua a non farsi vedere

La scuola è iniziata lunedì, quella di mio figlio chiude oggi venerdì alle 11 (non si poteva fare orario normale perché c’è da sanificarla per il seggio elettorale, che apre… domenica) e riaprirà mercoledì prossimo. Senza un tot di maestre, perché non ci sono. Capisco manchino i banchi, ma le maestre…

E’ un anno bisestile, non dimentichiamolo. Già parecchie disgrazie si sono susseguite fino ad oggi. Ma non è finita. Ad esempio, a novembre si vota negli Stati Uniti…

Ma sono arrivati, o stanno arrivando, i famosi 25-30mila euro di liquidità per sostenere le piccole aziende, i negozi, le realtà che stanno attraversando il deserto del post lockdown? Vedo molte situazioni ai limiti, qui in città. Poi, una volta chiuse…

Boa

Andrà a finire che il Giuseppe Conte sarà presidente del Consiglio per un tempo superiore a quello che toccò a un Bettino Craxi, sfiorando addirittura il primatista Alcide De Gasperi. Diceva il Benito che governare gli italiani non è difficile: è inutile. Quindi galleggiare. E qui Conte non prende lezioni da nessuno.

Allora: oggi gli studenti sono andati a scuola, con la mascherina seduti al banco, senza solo se la testa rimane protesa in avanti e non si gira a destra o sinistra; con ingressi scaglionati; con ricreazione fatta fermi sopra un bollino blu, non muovendosi e parlando solo con il compagno alla destra o alla sinistra. E tanto altro. Poi sono usciti, si sono ritrovati in gruppo a commentare le tante novità sciamando per la città verso una paninoteca.

Su quell’orrendo omicidio se ne legge una ogni giorno, sembra che sia stato commesso davanti al drive in di un cinema. Non so cosa sia successo, non mi destreggio tra le varie ricostruzioni, lo farà un magistrato in modo serio. A me ha colpito molto una cosa: non che volessero fare del male, o uccidere, o peggio ancora. Ma che non gliene fregasse niente di farlo. Uccidere è una cosa enorme, togliere una vita a una persona… Ecco: l’indifferenza assoluta sul fatto che così potevano togliere la vita a una persona. Infine non mi stupisco. Quante volte in quell’orrendo catino di umanità imbestialita che è lo stadio, ho sentito masse urlare: devi morire!

Banchi nuovi, monoporzioni nelle mense, ricreazioni contingentate, andare al bagno poi… Mi stupisco che sulla scuola sono fiorite tante e tali norme per evitare contagi, meno l’unica secondo me risolutiva: misurare la temperatura all’ingresso (e magari pure all’uscita) della scuola. Chi ha la febbre, a casa. Invece si demanda alle famiglie (auguri!) e se c’è qualcuno febbricitante, lo si scoprirà solo dentro in classe. Forse. Se contagioso, le uova saranno già rotte. Mi hanno spiegato che così ha voluto il Ministero. Grande.

Se per caso, per purissimo caso, un cittadino veneto volesse sapere chi si è messo in lista per le prossime elezioni regionali, sappia che rintracciare i nomi è semplicemente impossibile. E, in particolare, si gusti la completezza e la tempestività del sito della Regione veneto in merito a un voto che si terrà tra pochi giorni. La massoneria è molto più trasparente e facile da consultare.