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La casa di riposo di Isola della Scala riparte con nuovi vertici

Dopo i clamorosi buchi in bilancio e il commissariamento, ora l'Ipab è stato risanato

Parole chiave: Isola della scala (15), Case di riposo (15)
La casa di riposo di Isola della Scala riparte con nuovi vertici

Nuova vita per la casa di riposo “Benedetto Albertini” di Isola della Scala. Dopo quasi un decennio di vicissitudini giudiziarie legate a irregolarità nella gestione contabile che avevano portato alla scoperta di un ammanco milionario, l’Ipab di Isola della Scala è stato risanato. Ad annunciarlo, qualche settimana fa, è stato l’assessore regionale al sociale, Manuela Lanzarin, elogiando il lavoro dei commissari che si sono succeduti negli anni per sistemare i conti della struttura.
«La casa di riposo è stata risanata al termine di un commissariamento regionale partito nell’aprile 2015 – ha riferito Lanzarin –. Questa struttura, con 83 posti letto e 14 posti del centro diurno, offre servizi alle persone anziane in un bel contesto. L’intervento regionale è andato a buon fine, ora il sindaco potrà dar seguito alle nomine del consiglio di amministrazione». Quello che il primo cittadino Stefano Canazza ha fatto immediatamente, lunedì 4 febbraio, nominando il gruppo di cinque persone che guiderà la struttura fino alla scadenza del suo mandato.
Il nuovo consiglio di amministrazione è costituito da Francesca Bissolo; Francesco Lo Duca; Matilde Perbellini (nuova presidente); Marco Quattrina e Siro Rigoni. I cinque nomi sono stati scelti fra 14 candidati. “Il sindaco – si legge in una nota – ha operato la scelta dei cinque nuovi membri del Cda con grande attenzione, meditando e pensando costantemente alla preziosa realtà, alla delicata situazione in cui si è venuta a trovare dopo i fatti emersi nel 2013, mirando a puntare alla costituzione di un Consiglio in cui prevalgano le professionalità, le competenze e le esperienze dei componenti, che dovranno essere messe a disposizione della casa di riposo, di conseguenza degli ospiti e della comunità”. Una scelta, si legge nel comunicato, “mossa dalla decisa volontà di puntare alla costituzione di un consiglio armonioso, professionale e non influenzato dalla politica” e di cui il sindaco si assume la piena responsabilità.
Canazza tiene inoltre a ringraziare “tutti coloro che nel corso del lungo periodo di commissariamento si sono prodigati, anche nelle grandi difficoltà e fatiche, a far sì che la struttura continuasse a svolgere la propria funzione a livelli di eccellenza”.
Una vicenda che in paese ha lasciato un segno indelebile, scrivendo una pagina di storia che gli isolani mai avrebbero pensato di leggere. Fra incredulità e clamore, nel 2008 emersero le prime irregolarità contabili alla casa di riposo, che avviarono le indagini portando all’accertamento di un ammanco milionario di cui fu ritenuto responsabile il direttore generale Gianluca Alberti, il quale nel 2015 patteggiò una pena di tre anni di reclusione. Assolte, invece, in quanto non ritenute responsabili della sottrazione del denaro, le altre cinque persone coinvolte del consiglio di amministrazione.
Dal 2013 a oggi si sono succeduti quattro commissari straordinari che hanno ridato un futuro alla struttura isolana che da sempre svolge sul territorio un prezioso e insostituibile servizio alla comunità.

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