Un parco logistico lancia la Marangona tra i top in Europa

L’Ikea ancora non c’è e forse non ci sarà mai. Nel frattempo il Consorzio Zai ha piazzato un gran colpo: l’arrivo alla Marangona (a sud ovest della città) del Vgp Park, un’area logistica di dimensioni extralarge che verrà realizzata dalla multinazionale Vgp Nv. Cinque capannoni giganteschi per magazzini e uffici in un’area strategica per i trasporti, con la possibilità di portare fino a lì la ferrovia e con le autostrade ad un tiro di schioppo; il tutto su 16 ettari di terreno, mentre l’affare comprende in tutto 23 ettari.

Qui verranno realizzati 72mila metri quadrati coperti che si inseriranno in una cornice di altri 12 parchi logistici esistenti in Europa a proprietà Vgp: la società poi affitta gli spazi edificati ai tanti operatori logistici che considerano Verona un punto eccezionale per smistare merci le più varie. Tra i clienti storici, i colossi Amazon, Zalando e alcune aziende automobilistiche.

Un affare che fa felici tutti. Dal Consorzio Zai (il presidente Matteo Gasparato: «Si dà il via così agli investimenti nel settore logistico alla Marangona, un’area di cui abbiamo la proprietà di quasi un milione di metri quadrati»), al sindaco di Verona, Federico Sboarina («Qui vogliamo portare il traffico merci dello scalo di Santa Lucia, quando chiuderà») al country manager di Vgp Italia, Agostino Emanuele («È un’area strategica ed è la prima in Italia che abbiamo visionato per un parco logistico»). Un altro parco sarà realizzato a Calcio, nella bassa Bergamasca e a pochi metri dall’autostrada Brebemi.

Ora si pone il problema di dotare l’area in questione di una viabilità all’altezza delle necessità, considerando il fatto che l’attuale risulta del tutto insufficiente. Verranno costruite rotatorie in via Chioda e su strada dell’Alpo, mentre in futuro si potrà allungare la tratta ferroviaria che oggi arriva fino al vicino Quadrante Europa.

Infine non è ancora detta l’ultima parola sul possibile insediamento in zona (nell’area Corte Monsuà) del colosso svedese Ikea, che aveva chiesto parecchio spazio per un nuovo punto vendita e per un centro commerciale che l’amministrazione comunale ha però stoppato. Il sindaco Sboarina lascia ancora aperta la porta mentre il presidente della Zai Gasparato ha ufficialmente chiesto agli svedesi quali siano le loro intenzioni. Anche perché, se non arriveranno i comodini e le cucine dell’Ikea, altre aziende avrebbero fatto richiesta di installarsi in quest’area. E attendono risposte concrete.