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Sotto questo solleone è meglio proteggersi bene

Dalle montagne alla città, alcune accortezze da adottare per pelle, occhi e capelli

Parole chiave: Vacanza (2), Abbronzature (1), Sole (5)
Sotto questo solleone è meglio proteggersi bene

Al mare, in montagna oppure durante una passeggiata in città: è sempre opportuno proteggersi dal sole per prevenire i danni che i raggi possono provocare a causa di una prolungata, nonché talvolta erronea, esposizione. Visto che nel periodo estivo è facile rimanere a lungo all’aria aperta, sia la pelle che capelli e occhi devono essere trattati con cura.
Proprio in queste settimane che coincidono con la presenza di numerosi vacanzieri sulle soleggiate spiagge venete, la Regione ha ideato la campagna “Sicuri al sole” che prevede tra le altre cose la diffusione di brochure in diverse lingue (inglese e tedesco) che riassumono dieci consigli da tenere a bene mente. Suggerimenti, per conquistare una sana tintarella e fare bagni di sole in sicurezza, che sono efficaci pure per chi rimane in città o per chi sceglie destinazioni ad alta quota.
La prima indicazione è, soprattutto nei primi giorni di esposizione dopo la pausa invernale, approcciarsi in maniera graduale ai raggi del sole: ideali sono le prime ore del mattino e quelle del tardo pomeriggio, ancor meglio se ci si abbronza in movimento. Di conseguenza, gli esperti suggeriscono di trascorrere le ore centrali della giornata, quelle comprese cioè tra le 11 e le 15, sotto l’ombrellone oppure all’ombra della pineta.
La foto-protezione attraverso abiti dai colori medio-scuri e cappelli assicura una parziale difesa dalle radiazioni ultraviolette; tuttavia, da sola, non basta: è necessario spalmare creme e protezioni solari resistenti all’acqua su tutte le parti del corpo scoperte senza dimenticare labbra, orecchie e dorso dei piedi; le applicazioni devono essere rinnovate dopo bagni in acqua e docce o in caso di eccessiva sudorazione. E i prodotti devono essere scelti in base all’età e al fototipo, che in dermatologia classifica sia la quantità che la qualità di melanina presente nell’epidermide. Conoscere il proprio fototipo, oltre a rivelare quale tipologia di abbronzatura si potrà ottenere senza rischi, è il punto di partenza per preservare la salute della pelle e adottare comportamenti virtuosi durante l’esposizione alla radiazione ultravioletta della luce solare.
Inoltre è preferibile non esporre direttamente ai raggi solari le zone cutanee di recente sottoposte a trattamenti estetici con laser, peeling chimici o interventi chirurgici in presenza di cicatrici. La massima prudenza dev’essere adottata ovviamente con i bambini, specie se sono nei primi mesi di vita. In generale conviene evitare di esporsi al sole dopo aver assunto farmaci come antinfiammatori e antibiotici, medicinali per l’ipertensione arteriosa o modulatori del ritmo cardiaco oltre ad ansiolitici. Infine, in presenza di nuvole, meglio non azzardarsi né rischiare: i raggi solari sono molto più forti di un cielo coperto. Per non rovinarsi la vacanza, insomma, tutte queste buone pratiche non devono essere abbandonate nemmeno se in cielo non splende il sole.

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