La libertà a servizio della vita

La pandemia ha cambiato la storia, mettendo in discussione molte nostre certezze. Per questo i vescovi italiani, all’orizzonte della 43ª Giornata nazionale per la vita che ricorre domenica 7 febbraio, hanno voluto offrire spunti di riflessione su alcune tematiche in particolare. Oltre all’invito ad accogliere la vita, il messaggio del Consiglio episcopale permanente della Cei sul tema “Libertà e vita” che caratterizzerà la Giornata, evidenzia come il senso di libertà sia stato centellinato a causa dell’emergenza sanitaria. Tra imposizioni di distanziamenti fisici, lontananze, limitazioni. In risposta alle sofferenze, l’esortazione all’impegno e alla reciprocità: a far fronte comune per tutelare la salute.
«La Giornata vuole essere un’occasione preziosa per sensibilizzare tutti sul valore dell’autentica libertà, nella prospettiva di un suo esercizio a servizio della vita», fa sintesi il presidente del Centro diocesano aiuto vita di Verona, Paolo Lonardi, richiamando le parole dei vescovi. «Papa Francesco ci ricorda che l’amore è la vera libertà perché distacca dal possesso, ricostruisce le relazioni, sa accogliere e valorizzare il prossimo, trasforma in dono gioioso ogni fatica e rende capaci di comunione. Il binomio libertà e vita è inscindibile», prosegue.
Ad annodare questi due termini è il sottile filo della responsabilità, a sua volta intesa come disponibilità ad allargare la prospettiva verso il prossimo e la speranza; e al tempo stesso apertura nei confronti dell’altro e della felicità. “Dire ‘sì’ alla vita è il compimento di una libertà che può cambiare la storia. Ogni uomo merita di nascere e di esistere. Ogni essere umano possiede, fin dal concepimento, un potenziale di bene e di bello che aspetta di essere espresso e trasformato in atto concreto; un potenziale unico e irripetibile, non cedibile”, si legge ancora nel messaggio.
La Giornata per la vita è inoltre l’occasione per ricordare, in tutte le comunità della diocesi scaligera, il quotidiano impegno nel prendersi cura dei più piccoli del Centro diocesano aiuto vita con sede in via Betteloni a Verona e degli altri nove centri vicariali. Lo scorso anno sono state 1.316 le donne sole e le famiglie in attesa di un bambino o con figli nella prima infanzia in situazioni di difficoltà alle quali è stato dato supporto. Un periodo non facile, reso più pesante dalle preoccupazioni correlate alla pandemia, che è stato tuttavia illuminato dalla speranza dei 397 neonati venuti alla luce come dono di Dio, da accogliere e custodire.
«I nostri centri possono rispondere alle tante richieste di aiuto anche attraverso la solidarietà delle comunità parrocchiali – conclude Lonardi –. Grazie dunque anche a nome dei bambini, delle mamme e delle famiglie per quanto potrete fare o donare per offrire un segno concreto di aiuto, vicinanza e speranza».

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GLI APPUNTAMENTI ON LINE

A causa del Covid-19, le iniziative correlate alla Giornata per la vita non si svolgeranno in presenza, ma da remoto. Quest’anno la rete dei Centri aiuto vita della diocesi scaligera ha programmato alcuni eventi on line, che saranno visibili in diretta collegandosi al canale YouTube dell’unità pastorale di Villafranca.

Il primo appuntamento, organizzato dal Centro aiuto vita di Desenzano, è in calendario per venerdì 5 febbraio alle 20.30, con la riflessione dal titolo “La vera libertà è l’amore alla vita” a cura della biblista suor Grazia Papola.

Sabato 6 febbraio il Centro aiuto vita di Villafranca propone, a partire dalle 21, il gioco on line per adolescenti “Reazione a quarantena”. Inoltre sul sito www.ilfuturochemerita.it verrà trasmesso lo spettacolo “Live for life per celebrare la vita che rinasce”, attraverso la partecipazione di ospiti, il sottofondo di musica e testimonianze.

Infine, domenica 7 febbraio alle 21, il giornalista e sociologo Giuliano Guzzo affronta il tema della denatalità nell’incontro “Liberi di sognare la vita: oltre l’inverno demografico” organizzato dal Centro aiuto vita di Legnago.